venerdì 25 marzo 2011

Facebook, manifestazioni

La Rivoluzione corre su Facebook. A febbraio, un milione di egiziani in più (5,3 mil.) ha visitato il social netwoork rispetto al mese precedente. Il 25 gennaio, video e foto hanno spinto giovani e curiosi a raggiungere Piazza Tahrir. Anche la campagna per il “sì” e il “no” al Referendum sulla Costituzione è approdata su internet. La mania del social network contagia tutti i paesi arabi come fu per Radio Free Europe prima del 1989. Su Facebook anche denunce di violenze e arresti. Come è successo alle 18 donne, arrestate il 9 marzo scorso nello sgombero di Piazza Tahrir, che hanno confessato ad Amnesty di aver subito il test della verginità. Chi è risultata positiva, è stata trattenuta con l’accusa di prostituzione. Per domani è annunciata una nuova manifestazione dei giovani rivoluzionari contro la legge approvata dal governo che punisce severamente proteste e scioperi e contro la repressione degli studenti che manifestavano ieri all’Università del Cairo. GiusAcco

Il Manifesto
25/03/2011

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