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mercoledì 22 giugno 2011

Intervista a Valentino Cattelan sulla finanza islamica in Italia

Finanza: Cattelan, 'islamica' crescera' con aumento flussi migratori
Garanzia depositi e proprieta' titoli limitano investimenti islamici in Italia
Roma, 8 giu. -
(Aki) - ''Le rivolte nel mondo arabo incideranno direttamente sui flussi migratori e questo determinera' una crescita della domanda di strumenti finanziari islamici''. E' quanto sostiene Valentino Cattelan, ricercatore dell'Universita' di Roma Tor Vergata ad AKI-ADNKRONOSINTERNATIONAL. ''Strumenti quali 'migrant banking', 'welcome banking' e prodotti specializzati per clienti musulmani saranno sempre piu' necessari anche in Italia'', aggiunge Cattelan.
In riferimento alla compatibilita' tra la legislazione italiana e gli strumenti di finanza islamica, Cattelan spiega: ''Non esistono limiti imposti alla finanza islamica dalla legge italiana, e' sufficiente applicare il regime di autonomia contrattuale delle parti''. Tuttavia, secondo Cattelan, l'Italia e' ancora indietro rispetto ad altri Paesi europei: ''In Italia manca la volonta' politica di accrescere la quota di mercato gestita dalla finanza islamica''.
Rispetto agli accorgimenti normativi resisi necessari in altri Paesi europei, Cattelan cita l'esempio della Gran Bretagna. ''Nel Regno Unito esistono banche islamiche che agiscono in un regime ibrido. Viene applicata la disciplina dell'accesso convenzionale al risparmio ma si aggiungono strumenti di diritto islamico sul deposito partecipativo senza garanzia'', spiega il ricercatore. (segue)
(Acc/AKI)
Finanza: Cattelan, 'islamica' crescera' con aumento flussi migratori (2)
Roma, 8 giu. -
(Aki) - La possibilita' che presto in Italia vengano emessi 'sukuk', bond islamici, vede scettico Cattelan. ''Non vedo prospettive per l'Italia perche' non esistono progetti concreti ne' pubblici ne' privati in tal senso - continua il ricecatore - Sono stati avviati alcuni gruppi di ricerca per assorbire la liquidita' che viene dai paesi arabi, ma e' necessaria una riforma della proprieta' dei titoli non prevista nel sistema finanziario convenzionale italiano''.
A riguardo Francia e Gran Bretagna hanno rivisto il loro sistema fiscale nazionale, ''per evitare che un aumento dei costi tenesse lontani investitori arabi dai loro paesi'', commenta il ricercatore. Ma anche in italia ci sono esempi di transizioni avvenute secondo la legge islamica.
''L'Unione delle banche arabe europee (Ubae) e la Banca iraniana Sepah hanno proceduto a trasazioni in ottemperanza ai principi islamici in Italia'', rivela Cattelan. ''La Banca d'Italia e il Monte dei Pachi di Siena hanno avviato varie ricerche in questo senso'', aggiunge il ricercatore. (segue)
(Acc/AKI)
Finanza: Cattelan, 'islamica' crescera' con aumento flussi migratori (3)
Roma, 8 giu. -
(Aki) - Riferendosi al microcredito e alle assicurazioni come nuova frontiera della finanza islamica, Cattelan aggiunge: ''L'Islamic Development Bank ha avviato progetti di microcredito in Mali, Pakistan e Afghanistan per facilitare le esigenze delle popolazioni tribali e delle societa' tradizionali''. Inoltre, secondo il ricercatore, un sistema di assicurazioni islamiche e' gia' avanzato in molti paesi.
''In Malesia e negli Emirati arabi esiste gia' un sistema assicurativo islamico avanzato, che presto potrebbe arrivare anche in Italia'', continua Cattelan. ''In Italia esiste gia' un modello di mutua assicurazione perfettamente compatibile con il sistema islamico'', conclude il ricercatore.
(Acc/AKI)

Giuseppe Acconcia,
adnkronos, giugno 2011

martedì 21 giugno 2011

Intervista a Alessandro Brugnoni, presidente Assaif

Finanza: Brugnoni, 'islamica' rafforzata da rivolte nel mondo arabo
Le nuove frontiere sono la microfinanza e le assicurazioni
Dubai, 8 giu. -
(Aki) - ''Le rivolte nel mondo arabo rafforzeranno ulteriormente la finanza islamica nel mondo''. Lo sostiene Alberto Brugnoni, ex direttore di Merrill Linch Bank Italia e presidente dell'Associazione per lo sviluppo di strumenti alternativi e di innovazione finanziaria (Assaif), in un'intervista ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL. ''I Paesi toccati dalle rivolte hanno vissuto la divaricazione tra una grande capacita' intellettuale e sistemi nazionali o tribali oppressivi che ne hanno limitato lo sviluppo - continua Brugnoni - ora potranno finalmente affermare l'indipendenza culturale del modello arabo''.
Riferendosi ai dati che parlano di tassi di crescita mondiali della finanza islamica vicini al 20% annuo, Brugnoni chiarisce come ancora molto debba essere fatto per accordare il giusto peso a un sistema finanziario islamico. ''La finanza islamica cresce a tassi incredibili e tocchera' un fatturato di 4 o 5 trilioni nel 2020''. Nonostante questo, ammette l'analista, ''la finanza islamica resta un mercato di nicchia che non ha conosciuto la crisi della finanza convenzionale''.
Brugnoni sottolinea come la crisi economica globale non abbia toccato questo settore. ''In base alla legge islamica e' permessa la cartolarizzazione soltanto su asset reali - continua Brugnoni - ma questo non ha inciso sulle performance generali delle attivita' finanziarie islamiche nonostanti la crisi economica globale''. E l'Italia non fa eccezione: se alcuni dati hanno mostrato una crescita inferiore a quella globale, Brugnoni rassicura. ''Solo la Gran Bretagna, in Europa, ha una marcia in piu' nell'applicazione di strumenti finanziari islamici", spiega. (segue)
Finanza: Brugnoni, 'islamica' rafforzata da rivolte nel mondo arabo (2)
Dubai, 8 giu. -
(Aki) - L'Italia, prosegue, "e' dunque in linea con gli altri Paesi europei e ha dovuto scontare i limiti imposti dal retaggio culturale improntato sullo scetticismo nei confronti di strumenti finanziari non convenzionali e per i limiti imposti dal fisco nazionale''.
In particolare, Brugnoni fa parte di un gruppo di lavoro dell'Abi che sta valutando la possibilita' di emettere sokuk, ovvero bond islamici in Italia. ''E' stato costituito un gruppo di lavoro di professionisti in vari settori per superare i limiti normativi sull'emissione di bond che rispettino la legge islamica in Italia''. In questo senso sono stati fatti gia' molti passi avanti. ''In attesa di nuove regolamentazioni in materia, esistono gia' in Italia delle 'investment banking' che operano secondo i principi islamici''.
Sul tema dell'innovazione dei prodotti nel sistema shariatico, considerato spesso come statico e non in grado di gestire la complessita' contemporanea, Brugnoni ribatte: ''Il limite dell'innovazione nei prodotti forniti dalla finanza islamica non e' da ricercare nella legge islamica. La sharia e' uno strumento che ha permesso la diffusione di ogni tipo di prodotti innovativi: dalle assicurazioni al project finance, fino a prodotti specifici rivolti ai consumatori''. (segue)
Finanza: Brugnoni, 'islamica' rafforzata da rivolte nel mondo arabo (3)
Dubai, 8 giu. -
(Aki) - D'altra parte, esistono dei settori in cui la finanza islamica e' ancora indietro. L'economista cita due esempi: microfinanza e istituti assicurativi. ''Nella prossima World Islamic Conference di Malta si tentera' di definire un piano islamico sulla gestione di progetti di microfinanza fino ad ora lasciati al sistema convenzionale''. Inoltre, le ''assicurazioni islamiche conquistano nuovi spazi, anche le Assicurazioni generali stanno siglando accordi nel Golfo per ampliare questo mercato'', conclude Brugnoni.
Secondo l'analista, particolare rilievo ha ''l'imprenditorialita' femminile'' all'interno del sistema della finanza islamica. I vertici di molti istituti di credito islamici sono infatti donne: ''i banchieri centrali in Malaysia, Pakistan e delle fondazioni islamiche, awqaf, sono gestite da donne''.
In merito a un parallelo tra gli obiettivi della finanza etica e del no-profit con la finanza islamica, Brugnoni aggiunge che ''i principi della Banca popolare etica si ritrovano nelle banche islamiche, per questo i presupposti sono gli stessi, sebbene la finanza etica non abbia limiti di intermediazione con tassi di interesse''.
(Acc/AKI)
Giuseppe Acconcia
giugno 2011, adnkronos