M.O.: da Siria a Yemen, manifestazioni del Venerdi' dominano stampa araba
Roma, 25 giu. -
(Aki) - Gli scontri in varie città siriane tra manifestanti e forze di
sicurezza del presidente Bashar al-Assad nel ‘Venerdì della perdita
della legittimità’ e le manifestazioni in Yemen dei ‘giovani
rivoluzionari’ per le dimissioni del presidente Abdullah Saleh, in
Arabia Saudita per cure mediche dopo l’attentato di Sana’a dello
scorso tre giugno, sono i temi che dominano le prime pagine dei
quotidiani in lingua araba di oggi.
AL-QUDS AL-ARABI: Il quotidiano diretto da Abdel Bari Atwan apre con
‘Yemen: la coalizione dei giovani rivoluzionari respinge l’intervento
americano e saudita e la scomparsa di Saleh fa crescere i dubbi sulla
sua salute’. Nell’articolo si legge: ‘’I giovani rivoluzionari
yemeniti hanno condannato quello che loro chiamano l’intervento
americano-saudita negli affari interni del Paese e annunciano la
formazione di un consiglio di transizione’’. Secondo il giornale, ‘’ll
'venerdì della speranza rivoluzionaria’ ha portato in piazza milioni
di persone. Un manifestante è stato ucciso e 12 feriti’’. L’articolo
riferisce delle richieste degli attivisti: ‘’i manifestanti chiedono
la formazione di un consiglio di transizione e a chi rimane del
vecchio regime di lasciare il potere poiché Saleh non farà ritorno nel
Paese’’.
La seconda notizia a cui il quotidiano diretto da Abdel Bari Atwan da'
rilievo è ‘Nasrallah rivela penetrazioni della Cia in Hezbollah’. Il
leader del movimento sciita libanese ha parlato della presenza di
agenti dei servizi segreti in Siria e Libano. Nell’articolo vengono
citate alcune dichiarazioni di Nasrallah: ‘’Negli anni avevo
dichiarato che saremmo stati immuni dalla penetrazione del nemico
israeliano. Israele non ha avuto la possibilità di penetrare nella
struttura di Hezbollah e così ha ingaggiato la CIA, stiamo studiando
due casi legati alla CIA e un terzo non ancora verificato’’. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: da Siria a Yemen, manifestazioni del Venerdi' dominano stampa araba (2)
Roma, 25 giu. -
(Aki) - AL-SHARQ AL-AWSAT: Il quotidiano saudita apre con la crisi in
Yemen e titola ‘’Yemen: una manifestazione di milioni in 17
governatorati chiama alla ‘Determinazione Rivoluzionaria’’’.
Nell’occhiello si legge: ‘‘Una lunga giornata ad Aden e la richiesta
dei manifestanti sono le dimissioni di Saleh’’. L’articolo riporta le
richieste dei manifestanti: ‘Manifestazioni in tutti i governatorati
confermano la rivoluzione pacifica e chiedono risposte alle richieste
di un governo di transizione, di dimissioni del presidente Saleh e che
non torni dall’Arabia Saudita’’. Secondo il giornale saudita, le
manifestazioni di ieri sono state particolarmente dure ad Aden, città
del sud dello Yemen: ‘’Aden ha fatto fronte a un lungo venerdì di
sangue con alcuni incidenti’’. Secondo fonti riportate dal quotidiano,
‘'sarebbe stato ucciso Geyab al-Saady, leader del movimento di
opposizione nel sud del Paese'’.
Di spalla si parla delle manifestazioni in Siria: ‘’Siria:
manifestazioni di massa, il sangue arriva a Damasco’’. Nell’articolo
si fa riferimento ai manifestanti uccisi o rimasti feriti in scontri
con le forze di sicurezza: ‘’Decine di migliaia di persone hanno
manifestato contro il regime di Bashar al Assad nel ‘Venerdì della
perdita della legittimità’. Le manifestazioni hanno causato 14 morti e
alcuni feriti’. Il giornale saudita parla anche di: ‘'un mezzo delle
forze di sicurezza che è passato su un manifestante ad Aleppo dove
vari commercianti sono stati arrestati per aver preso parte allo
sciopero generale’'. Nell’articolo vengono riportate le sanzioni
dell’Unione Europea contro figure prominenti del regime siriano: ‘’Le
sanzioni europee sono entrate in vigore da ieri mentre i leader
europei hanno confermato che il regime siriano perde ogni legittimità
reprimendo i manifestanti e chi è responsabile della repressione sarà
punito’’. Il giornale saudita fa riferimento infine alle tensioni ai
confini tra Siria e Turchia e riferisce che: ‘’il ministro degli
Esteri turco Davatoglu ha chiamato il suo omologo siriano Muallim
mentre l’ambasciatore turco in Siria è stato richiamato ad Ankara in
segno di protesta’’. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: da Siria a Yemen, manifestazioni del Venerdi' dominano stampa araba (3)
Roma, 25 giu. -
(Aki) . AL-HAYAT. Il quotidiano libanese apre con la transizione in
Tunisia e titola: ‘’Tunisia: la ‘Rivoluzione povera’ cerca di
liberarsi di chi rimane al potere del regime di Ben Ali’’.
Nell’articolo principale si legge che: ‘’circa 50 manifestanti hanno
preso parte a un sit-in da quasi una settimana a Tunisi per proteggere
la rivoluzione e confermare la sua continuità’’’. Il giornale riporta
le richieste dei manifestanti: ‘’spostare l’elezione di un’Assemblea
costituente a luglio per scrivere una nuova Costituzione che
sostituisca quella del 1959’’. Il giornale libanese spiega che ‘’il
numero di manifestanti è meno numeroso in questo momento, ma gli
attivisti per i diritti umani sono diventati i primi difensori della
rivoluzione’’.
La seconda notizia del principale giornale libanese riguarda la crisi
siriana: ‘’Siria: manifestazioni di massa hanno causato decine di
morti e feriti’’. Nell’articolo si legge che: ‘’Decine di migliaia di
manifestanti hanno protestato in Siria per il ‘Venerdì della perdita
della legittimità’, 15 persone sono state uccise secondo gli
attivisti’’. Il giornale libanese conferma che i ‘’leader europei
hanno confermato la loro posizione comune che sottolinea la perdita di
legittimità del regime siriano e l’approvazione di nuove sanzioni’’.
Il quotidiano riporta il discorso del ministro degli Esteri turco
Ahmet Davutoglu che in riferimento al recente discorso di al-Assad ha
detto: ‘’conteneva elementi positivi, ma è importare mostrare passi
concreti verso le riforme’’. In conclusione il giornale parla di ‘’12
mila siriani rifugiatisi in Turchia dall’inizio delle rivolte, secondo
le autorità turche’’. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: da Siria a Yemen, manifestazioni del Venerdi' dominano stampa araba (4)
Roma, 25 giu. -
(Aki) - AL-KHABAR. Il quotidiano algerino apre con la nuova legge
sull’informazione e titola ‘’Nuova legge sui media proteggerà la
dignità dei giornalisti nel settore pubblico e privato’’. L’articolo
riporta le dichiarazioni del ministro delle Comunicazioni algerino,
Nasser Mahel: ‘’La legge proteggerà la dignità dei giornalisti e
rafforzerà il sistema dell’informazione algerino rendendolo
competitivo’’. Secondo il giornale algerino, il direttore generale
della Radio di Stato, Tawfiq Khalada, ha confermato che le nuove norme
‘''apriranno il sistema dell’informazione alla comunità e ai cittadini
algerini’’.
La seconda notizia del giornale è ‘’I rassembramenti di oppositori di
Belkhadem sotto stretto controllo di sicurezza’’. Nell’articolo si
legge che ‘’le forze della sicurezza sono state messe in stato di
massima allerta nelle manifestazioni a sostegno e contro Belkhadem’’.
L’articolo spiega che le richieste dei manifestanti sono ‘’le
dimissioni di Belkhadem, Segretario generale della Commissione
Centrale’’, incaricata di proporre riforme costituzionali. Secondo il
quotidiano, il politico algerino ha dichiarato: ‘'se volete la mia
testa chiedetela alla Commissione Centrale’’ e ha chiesto ‘’la
formazione di una commissione indipendente per organizzare le
elezioni’’. Il quotidiano annuncia che l’oppositore di Belkhadem,
Altquyemion, ‘’non prenderà parte alla prossima riunione della
Commissione in segno di protesta’’. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: da Siria a Yemen, manifestazioni del Venerdi' dominano stampa araba (5)
Roma, 25 giu. -
(Aki) - AL-AHRAM. Il principale quotidiano egiziano apre con:
‘’Visioni divergenti delle forze politiche sulle riforme
costituzionali’’. Secondo il giornale, ‘’partiti politici hanno
chiesto di superare il dibattito tra chi vuole elezioni politiche
soltanto dopo le riforme costituzionali’’. Nell’articolo si legge che
‘’chi ha proposto l’idea ha confermato che basterebbe che un’ampia
rappresentanza politica presenti degli emendamenti alla Costituzione
vigente’’. D’altra parte, l’articolo riporta anche l’opinione di
alcuni politici dei Fratelli Musulmani contrari al fatto che riforme
costituzionali precedano le elezioni politiche: ‘’questi emendamenti
non sono compatibili con i principi democratici e i principi di
legalità e salvaguardia giuridica’’, si legge.
La seconda notizia del quotidiano egiziano è: ‘’Gli emendamenti alla
legge antitrust cancellano gli scontri tra Azz e Rashid’’.
Nell’articolo si legge che ‘'il governo Sharaf ha presentato un
emendamento per assicurare la protezione dei consumatori favorendo la
denuncia di comportamenti criminali dovuto a comportamenti
monopolistici. La nuova legge cancella il progetto originale di Ahmad
Azz che aveva causato uno scontro con l’ex ministro del commercio
Rashid’’. Secondo l’opinione del primo ministro egiziano riportata dal
quotidiano, ‘’i nuovi emendamenti permettono al governo di adottare
una politica di contenimento dei prezzi su alcuni prodotti dopo aver
valutato i comportamenti monopolistici di alcune aziende e le loro
azioni di protezionismo’’. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: da Siria a Yemen, manifestazioni del Venerdi' dominano stampa araba (6)
Roma, 25 giu. -
(Aki) - AL-ARAB ONLINE. Il quotidiano online apre con la crisi in
Siria e titola: ‘’Una persona uccisa e molti feriti nelle
manifestazioni in Siria’’. Nell’articolo di apertura si legge la
dichiarazione del presidente dell’Osservatorio siriano per i diritti
umani, Ramy Abd El Rahman, che dichiara: ‘’Almeno un manifestante è
stato ucciso con un colpo di arma da fuoco delle forze di sicurezza a
Damasco, mentre 19 persone sono rimaste ferite’’. L’articolo riporta
le notizie dell’agenzia di Stato siriana Sana, secondo cui ‘’alcuni
uomini delle forze di sicurezza sono stati uccisi nel quartiere di
Al-Keswa a Damasco dopo essere stati colpiti da uomini armati’’.
La seconda notizia parla della situazione in Libia con il titolo:
‘’Libia: i ribelli hanno contatti con Tripoli’’. Nell’articolo si
legge che ‘’la Bbc ha rivelato che i ribelli della Libia orientale
sono in stretto contatto con un network di oppositori del Colonnello
Muammar Gheddafi che operano segretamente a Tripoli’’. Il quotidiano
riporta le dichiarazioni di un esponente del Consiglio nazionale
transitorio di Bengasi che ha dichiarato: ‘’il Cnt ha condotto
colloqui segreti per preparare la caduta del regime di Gheddafi. Il
numero di miliziani vicini al Colonnello è in netta diminuzione’’.
(Acc/AKI)
Giuseppe Acconcia,
giugno 2011
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lunedì 18 luglio 2011
giovedì 14 luglio 2011
Mappa delle rivolte, 24 giugno 2011
M.O.: manifestazioni in Siria, Yemen e Giordania, mappa delle rivolte
Roma, 24 giu. -
(Aki) - Il nuovo venerdì di manifestazioni in tutta la Siria contro il
regime di Bashar al Assad ha provocato la morte di almeno 14 persone
nelle città di Homs, Damasco e Aleppo. In Yemen è esplosa
un'autombomba provocando la morte di tre soldati, mentre
manifestazioni contro il regime si sono tenute in varie città del
Paese. In Egitto si sono tenute manifestazioni pro e contro Mubarak,
mentre alcuni attivisti hanno indetto il terzo venerdì della collera
per il prossimo 8 luglio per ''salvare la rivoluzione''. Anche in
Giordania si sono svolte alcune manifestazione per chiedere le
dimissioni del governo e la formazione di un esecutivo di
riconciliazione nazionale.
SIRIA. Al termine delle preghiere del venerdi' si sono svolte diverse
proteste contro il presidente siriano Bashar al-Assad in molte citta'
siriane. Il bilancio fornito dall'emittente satellitare al-Jazeera
parla di almeno 14 morti in attacchi dell'esercito siriano contro i
manifestanti. Sette morti e sei feriti, uno dei quali è un bambino, si
sono registrati ad al-Kiswah, nella periferia meridionale di Damasco.
Un morto si è contato ad al-Ghota, quartiere di Homs, e tre nel
quartiere di al-Shams, sempre a Homs. Ad al-Kiswah si sono svolti
scontri a fuoco tra uomini dell'esercito e della polizia. Secondo al
Arabya, inoltre, un battaglione dell'esercito siriano è passato dalla
parte dei rivoltosi. Nel corso di una delle manifestazioni che si sono
svolte nei dintorni di Damasco sono state bruciate bandiere iraniane,
russe e del movimento sciita libanese Hezbollah. La versione ufficiale
siriana diverge ancora una volta dalle notizie diffuse da al-Jazeera.
Secondo la tv di stato, infatti, miliziani armati hanno aperto il
fuoco contro agenti della sicurezza e i manifestanti a Bazra, nella
periferia di Damasco, provocando la morte di un ufficiale.
Intanto, secondo l'agenzia turca Anadolu, sono piu' di 1.500 i siriani
che si sono rifugiati oltre il confine con la Turchia nella sola
giornata di ieri, quando Damasco ha inviato un ingente numero di
militari e carri armati nelle aree vicine alla frontiera. Secondo
l'agenzia di stampa di Ankara, dall'inizio delle proteste i rifugiati
siriani che hanno raggiunto la Turchia sono 11.739. Restano invece
vuoti i campi profughi allestiti all'interno dei confini siriani.
(segue)
(Rak/AKI)
M.O.: manifestazioni in Siria, Yemen e Giordania, mappa delle rivolte (2)
Roma, 24 giu. -
(Aki) - YEMEN. Secondo la tv satellitare al-Arabiya un'autobomba è
esplosa in un quartiere periferico della città di Aden, nel sud dello
Yemen, provocando la morte di tre persone. Stando a quanto riportano
invece i media yemeniti, l'esplosione ha colpito un carro armato
dell'esercito nel quartiere periferico di Sheikh Uthman. Due delle
vittime sono soldati dell'esercito e si contano anche una decina di
feriti. Poco prima alcuni militari hanno aperto il fuoco su alcune
migliaia di persone che partecipavano al funerale di un esponente dei
movimenti secessionisti del sud, ucciso dopo essere stato arrestato
dalla polizia. Il bilancio della sparatoria è di due separatisti
uccisi.
Intanto gli attivisti si sono radunati in varie città yemenite per il
'Venerdi' della volonta' rivoluzionaria' contro il presidente Ali
Abdullah Saleh, che si trova ancora in Arabia Saudita per cure mediche
dopo l'attentato subito lo scorso 3 giugno. Alcune fonti vicine alla
presidenza avevano parlato all'inizio della settimana di un possibile
ritorno di Saleh in Yemen proprio questo venerdi', mentre fonti
diplomatiche occidentali hanno affermato ieri che le sue ferite sono
talmente gravi da non permettergli un rientro a breve termine. I
manifestanti chiedono la fine della sua presidenza, la formazione di
un consiglio di transizione e un processo per tutti gli esponenti
dell'amministrazione Saleh. (segue)
(Rak/AKI)
M.O.: manifestazioni in Siria, Yemen e Giordania, mappa delle rivolte (3)
Roma, 24 giu. -
(Aki) - EGITTO. Gli attivisti egiziani hanno indetto per l'8 luglio
una nuova manifestazione per "salvare la rivoluzione" che ha portato
alla caduta del presidente Hosni Mubarak l'11 febbraio scorso. Si
tratta di un invito per il terzo venerdì della collera ed è partito da
Facebook per invitare i politici ad abbandonare i dibattiti sulle
elezioni e concentrarsi sugli obiettivi della rivolta. All'iniziativa,
a cui hanno aderito 55mila persone, segue un comunicato che recita: "A
tutte le forze politiche rivali che discutono se svolgere le elezioni
prima di redigere la Costituzione diciamo che prima di tutto si deve
salvare la rivoluzione e l'Egitto. La nostra rivoluzione sta
crollando".
Centinaia di persone si sono poi riunite in piazza Tahrir e davanti
alla sede della tv di stato egiziana (Maspiro) per chiedere un
processo rapido contro alcune figure chiave del dissolto Partito
nazionale democratico dell'ex presidente egiziano Hosni Mubarak,
attualmente in custodia cautelare a Sharm el Sheik. I manifestanti
hanno chiesto, inoltre, la cancellazione dei tribunali militari, la
stesura di una nuova Costituzione e l'aumento dei salari minimi. Nei
pressi del palazzo della tv di Stato si è svolto anche un sit-in dei
familiari dei 'martiri della rivoluzione', i giovani uccisi durante i
18 giorni di manifestazioni contro l'ex rais, iniziati lo scorso 25
gennaio. Gli attivisti hanno diramamato un comunicato chiedendo di
perseguire ''i responsabili tra le forze di polizia che hanno sparato
contro i manifestanti''.
Sempre al Cairo oggi decine di manifestanti sono scesi in piazza
cantando slogan e mostrando striscioni a sostegno di Mubarak. Per la
prima volta è emersa l'intenzione di creare un partito in sostegno del
deposto presidente, con un cartellone che riportava la scritta
''Partito di Pace Mubarak - in costruzione''. E' stata solo ''una
minoranza'' a degradarlo, sostengono i manifestanti, dicendo che ''i
rivoluzionari di ieri sono i teppisti di oggi''. I gruppi politici
come il Movimento giovanile del 6 aprile o Kefaya devono essere messi
sotto processo, ritengono i sostenitori dell'ex raìs. Nel mirino dei
manifestanti anche i presentatori tv Hala Sarhan, Amr El-Leithy e Reem
Maged, definendoli “ipocriti”. (segue)
(Rak/AKI)
M.O.: manifestazioni in Siria, Yemen e Giordania, mappa delle rivolte (4)
Roma, 24 giu. -
(Aki) - GIORDANIA. Si sono svolte oggi alcune manifestazioni ad Amman
e nelle città di Tafileh e Karak per chiedere le dimissioni del primo
ministro, Marouf Bakhit, e la formazione di un governo di
riconciliazione nazionale. Secondo la 'Dpa', i dimostranti hanno anche
lanciato slogan a favore della rottura delle relazioni diplomatiche
con Israele e dell'abrogazione del trattato di pace con lo Stato
ebraico firmato nel 1994. Altre manifestazioni di centinaia di
attivisti, in particolare del Fronte d'Azione Islamica e di altri sei
partiti d'opposizione, si sono svolte davanti all'ufficio del premier
ad Amman, sottolineando "il fallimento" del governo nel dare seguito
alle riforme politiche ed economiche promesse da re Abdullah II.
I dimostranti hanno anche dichiarato che le dimissioni mercoledì
scorso del ministo per i Media, Taher Adwan, sono indicative della
"mancanza di volontà" del governo di accellerare il processo di
riforme. Adwan si era dimesso per protesta contro una legge presentata
dal governo che, a suo parere, colpiva la libertà di stampa.
(Rak/AKI)
Giuseppe Acconcia,
giugno 2011
Roma, 24 giu. -
(Aki) - Il nuovo venerdì di manifestazioni in tutta la Siria contro il
regime di Bashar al Assad ha provocato la morte di almeno 14 persone
nelle città di Homs, Damasco e Aleppo. In Yemen è esplosa
un'autombomba provocando la morte di tre soldati, mentre
manifestazioni contro il regime si sono tenute in varie città del
Paese. In Egitto si sono tenute manifestazioni pro e contro Mubarak,
mentre alcuni attivisti hanno indetto il terzo venerdì della collera
per il prossimo 8 luglio per ''salvare la rivoluzione''. Anche in
Giordania si sono svolte alcune manifestazione per chiedere le
dimissioni del governo e la formazione di un esecutivo di
riconciliazione nazionale.
SIRIA. Al termine delle preghiere del venerdi' si sono svolte diverse
proteste contro il presidente siriano Bashar al-Assad in molte citta'
siriane. Il bilancio fornito dall'emittente satellitare al-Jazeera
parla di almeno 14 morti in attacchi dell'esercito siriano contro i
manifestanti. Sette morti e sei feriti, uno dei quali è un bambino, si
sono registrati ad al-Kiswah, nella periferia meridionale di Damasco.
Un morto si è contato ad al-Ghota, quartiere di Homs, e tre nel
quartiere di al-Shams, sempre a Homs. Ad al-Kiswah si sono svolti
scontri a fuoco tra uomini dell'esercito e della polizia. Secondo al
Arabya, inoltre, un battaglione dell'esercito siriano è passato dalla
parte dei rivoltosi. Nel corso di una delle manifestazioni che si sono
svolte nei dintorni di Damasco sono state bruciate bandiere iraniane,
russe e del movimento sciita libanese Hezbollah. La versione ufficiale
siriana diverge ancora una volta dalle notizie diffuse da al-Jazeera.
Secondo la tv di stato, infatti, miliziani armati hanno aperto il
fuoco contro agenti della sicurezza e i manifestanti a Bazra, nella
periferia di Damasco, provocando la morte di un ufficiale.
Intanto, secondo l'agenzia turca Anadolu, sono piu' di 1.500 i siriani
che si sono rifugiati oltre il confine con la Turchia nella sola
giornata di ieri, quando Damasco ha inviato un ingente numero di
militari e carri armati nelle aree vicine alla frontiera. Secondo
l'agenzia di stampa di Ankara, dall'inizio delle proteste i rifugiati
siriani che hanno raggiunto la Turchia sono 11.739. Restano invece
vuoti i campi profughi allestiti all'interno dei confini siriani.
(segue)
(Rak/AKI)
M.O.: manifestazioni in Siria, Yemen e Giordania, mappa delle rivolte (2)
Roma, 24 giu. -
(Aki) - YEMEN. Secondo la tv satellitare al-Arabiya un'autobomba è
esplosa in un quartiere periferico della città di Aden, nel sud dello
Yemen, provocando la morte di tre persone. Stando a quanto riportano
invece i media yemeniti, l'esplosione ha colpito un carro armato
dell'esercito nel quartiere periferico di Sheikh Uthman. Due delle
vittime sono soldati dell'esercito e si contano anche una decina di
feriti. Poco prima alcuni militari hanno aperto il fuoco su alcune
migliaia di persone che partecipavano al funerale di un esponente dei
movimenti secessionisti del sud, ucciso dopo essere stato arrestato
dalla polizia. Il bilancio della sparatoria è di due separatisti
uccisi.
Intanto gli attivisti si sono radunati in varie città yemenite per il
'Venerdi' della volonta' rivoluzionaria' contro il presidente Ali
Abdullah Saleh, che si trova ancora in Arabia Saudita per cure mediche
dopo l'attentato subito lo scorso 3 giugno. Alcune fonti vicine alla
presidenza avevano parlato all'inizio della settimana di un possibile
ritorno di Saleh in Yemen proprio questo venerdi', mentre fonti
diplomatiche occidentali hanno affermato ieri che le sue ferite sono
talmente gravi da non permettergli un rientro a breve termine. I
manifestanti chiedono la fine della sua presidenza, la formazione di
un consiglio di transizione e un processo per tutti gli esponenti
dell'amministrazione Saleh. (segue)
(Rak/AKI)
M.O.: manifestazioni in Siria, Yemen e Giordania, mappa delle rivolte (3)
Roma, 24 giu. -
(Aki) - EGITTO. Gli attivisti egiziani hanno indetto per l'8 luglio
una nuova manifestazione per "salvare la rivoluzione" che ha portato
alla caduta del presidente Hosni Mubarak l'11 febbraio scorso. Si
tratta di un invito per il terzo venerdì della collera ed è partito da
Facebook per invitare i politici ad abbandonare i dibattiti sulle
elezioni e concentrarsi sugli obiettivi della rivolta. All'iniziativa,
a cui hanno aderito 55mila persone, segue un comunicato che recita: "A
tutte le forze politiche rivali che discutono se svolgere le elezioni
prima di redigere la Costituzione diciamo che prima di tutto si deve
salvare la rivoluzione e l'Egitto. La nostra rivoluzione sta
crollando".
Centinaia di persone si sono poi riunite in piazza Tahrir e davanti
alla sede della tv di stato egiziana (Maspiro) per chiedere un
processo rapido contro alcune figure chiave del dissolto Partito
nazionale democratico dell'ex presidente egiziano Hosni Mubarak,
attualmente in custodia cautelare a Sharm el Sheik. I manifestanti
hanno chiesto, inoltre, la cancellazione dei tribunali militari, la
stesura di una nuova Costituzione e l'aumento dei salari minimi. Nei
pressi del palazzo della tv di Stato si è svolto anche un sit-in dei
familiari dei 'martiri della rivoluzione', i giovani uccisi durante i
18 giorni di manifestazioni contro l'ex rais, iniziati lo scorso 25
gennaio. Gli attivisti hanno diramamato un comunicato chiedendo di
perseguire ''i responsabili tra le forze di polizia che hanno sparato
contro i manifestanti''.
Sempre al Cairo oggi decine di manifestanti sono scesi in piazza
cantando slogan e mostrando striscioni a sostegno di Mubarak. Per la
prima volta è emersa l'intenzione di creare un partito in sostegno del
deposto presidente, con un cartellone che riportava la scritta
''Partito di Pace Mubarak - in costruzione''. E' stata solo ''una
minoranza'' a degradarlo, sostengono i manifestanti, dicendo che ''i
rivoluzionari di ieri sono i teppisti di oggi''. I gruppi politici
come il Movimento giovanile del 6 aprile o Kefaya devono essere messi
sotto processo, ritengono i sostenitori dell'ex raìs. Nel mirino dei
manifestanti anche i presentatori tv Hala Sarhan, Amr El-Leithy e Reem
Maged, definendoli “ipocriti”. (segue)
(Rak/AKI)
M.O.: manifestazioni in Siria, Yemen e Giordania, mappa delle rivolte (4)
Roma, 24 giu. -
(Aki) - GIORDANIA. Si sono svolte oggi alcune manifestazioni ad Amman
e nelle città di Tafileh e Karak per chiedere le dimissioni del primo
ministro, Marouf Bakhit, e la formazione di un governo di
riconciliazione nazionale. Secondo la 'Dpa', i dimostranti hanno anche
lanciato slogan a favore della rottura delle relazioni diplomatiche
con Israele e dell'abrogazione del trattato di pace con lo Stato
ebraico firmato nel 1994. Altre manifestazioni di centinaia di
attivisti, in particolare del Fronte d'Azione Islamica e di altri sei
partiti d'opposizione, si sono svolte davanti all'ufficio del premier
ad Amman, sottolineando "il fallimento" del governo nel dare seguito
alle riforme politiche ed economiche promesse da re Abdullah II.
I dimostranti hanno anche dichiarato che le dimissioni mercoledì
scorso del ministo per i Media, Taher Adwan, sono indicative della
"mancanza di volontà" del governo di accellerare il processo di
riforme. Adwan si era dimesso per protesta contro una legge presentata
dal governo che, a suo parere, colpiva la libertà di stampa.
(Rak/AKI)
Giuseppe Acconcia,
giugno 2011
martedì 12 luglio 2011
Rassegna stampa araba, 23 giugno 2011
M.O.: colloqui in Yemen e discorso Muallim in prima pagina stampa araba
Roma, 23 giu. -
(Aki) - Il discorso del ministro degli Esteri siriano Walid
al-Muallim, le dichiarazioni dell'inviato del Segretario di Stato
americano Jeffrey Feltman in Yemen, il riconoscimento del Consiglio
Nazionale di Transizione libico ''importante partner per il dialogo''
da parte del governo cinese e la strategia della Nato nel Paese sono
le principali notizie di oggi per i quotidiani in lingua araba.
AL-SHARQ AL AWSAT: il quotidiano saudita apre con le dichiarazioni del
Segretario generale delle Nazioni Unite sulla crisi in Siria e titola
''Ban Ki-moon: Al-Assad non ha credibilità''. Nell'occhiello si legge:
''Nuove manifestazioni a Damasco e Aleppo''. L'articolo riporta le
dichiarazioni del ministro degli Esteri siriano Walid al-Muallim, che
ha denunciato le interferenze straniere nel Paese. ''Hezbollah e
l'Iran sostengono politicamente la Siria e daremo lezioni di
democrazia agli altri paesi''.
Secondo il quotidiano saudita, gli attivisti preparano per venerdì
prossimo una manifestazione denominata ''La perdita della
legittimità''. Nell'articolo si riportano le dichiarazioni del
Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon: ''Al-Assad non ha
credibilità e ha chiesto al Consiglio di Sicurezza di raggiungere una
posizione unitaria in merito alla crisi siriana''. Il giornale saudita
riferisce di ''nuove sanzioni che saranno imposte dall'Unione europea
sulla Siria e anche contro alcuni cittadini iraniani accusati di aver
partecipato all'uccisione di manifestanti''. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: colloqui in Yemen e discorso Muallim in prima pagina stampa araba (2)
Roma, 23 giu. -
(Aki) - La seconda notizia del quotidiano saudita tratta delle
pressioni internazionali per la fine della crisi yemenita e titola:
''Funzionario americano: lavoriamo per una transizione immediata e
pacifica in Yemen''. Nell'occhiello si legge: ''Fuga di massa dei
prigionieri di al-Qaeda''. L'articolo aggiunge che ''Jeffrey Feltman,
funzionario della Segretaria di Stato degli Stati Uniti, ha avuto
colloqui con il vice presidente yemenita, Abd Rabu Mansour Hadi''.
Il giornale saudita riporta la notizia che ''61 prigionieri, in gran
parte esponenti di al-Qaeda, sono fuggiti dalla prigione centrale di
Sana'a''. Vengono infine riportate le dichiarazioni di Abd Al-Magid
Al-Zandani, rettore dell'Università al-Iman, che ''nega di aver emesso
una fatwa che permette l'uccisione del presidente yemenita Abdullah
Saleh''.
AL-QUDS AL-ARABI: Il quotidiano diretto da Abdel Bari Atwan apre con
la crisi libica con un articolo dal titolo ''Opinioni divergenti nella
NATO sulla continuazione degli attacchi alla Libia''. Nell'occhiello
si legge: ''Il Consiglio Nazionale di Transizione conferma che la
Rivoluzione continua fino alle dimissioni di Gheddafi''. Nell'articolo
si fa riferimento alle prese di posizione del governo italiano,
francese e dei vertici della Nato. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: colloqui in Yemen e discorso Muallim in prima pagina stampa araba (3)
Roma, 23 giu. -
(Aki) - ''Roma ha chiesto il cessate il fuoco in Libia mentre Parigi è
contraria. Franco Frattini ha chiesto un'immediata sospensione delle
operazioni militari per permettere operazioni umanitarie''. Il
ministro ha poi chiarito che non si tratta di una proposta italiana ma
di un'ipotesi di lavoro. Il giornale arabo riporta le dichiarazioni
del Luogotenente generale Charles Bouchard, comandante delle
operazioni Nato in Libia che ha dichiarato di ''apprezzare gli sforzi
italiani ma le operazioni in Libia continueranno per evitare morti tra
i civili''.
Di spalla il giornale si occupa della condanna di gruppi di
opposizione giordani alla partecipazione di alcuni giordani alla
riunione della Knesset, il parlamento israeliano, con un articolo dal
titolo: ''L'opposizione islamica in Giordania critica la
partecipazione di alcuni giordani alla riunione della Knesset''.
Nell'articolo vengono riportate le dichiarazioni di Zaki Bani Irsheid,
capo dell'Ufficio politico del Fronte di Azione Islamica, che dice:
''La partecipazione di giordani alla riunione della Knesset è una
cospirazione grave contro la Giordania''.
Bani critica duramente la formazione di gruppi per la
''normalizzazione'' che hanno lo scopo di limitare l'opposizione al
regime hashemita. Il quotidiano riporta anche le opinioni del leader
del comitato antinormalizzazione Paddy Alrvayah, che avverte: ''La
partecipazione di giorndani alla riunione della Knesset permette la
diffusione di una rete israeliana di spie in Giordania''. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: colloqui in Yemen e discorso Muallim in prima pagina stampa araba (4)
Roma, 23 giu. -
(Aki) - AL-HAYAT: il quotidiano libanese apre con la crisi in Yemen e
titola: ''Feltman incontra gruppi politici e discute il trasferimento
dei poteri''. Nell'articolo si riferiscono i contenuti dell'incontro
tra il funzionario Usa, Jeffrey Feltman, e il vice presidente yemenita
Abd Rabu Mansour Hadi sugli sviluppi della crisi yemenita. ''Feltman
rinnova la condanna dell'uso della violenza e del terrorismo in ogni
forma e discute sulla possibilità di una transizione pacifica con il
passaggio di poteri al figlio del presidente Saleh''.
Secondo il giornale libanese, la coalizione dei giovani rivoluzionari
yemeniti ha ''boicottato la visita del politico americano per l'azione
negativa verso la Rivoluzione operata dagli Stati Uniti''.
Nell'articolo si legge anche che ''63 prigionieri, sospettati di
appartenere ad al-Qaeda sono fuggiti dalle carceri yemenite in
un'operazione orchestrata dalle autorità locali per diffondere un
sentimento di paura tra la popolazione''. Di spalla, il quotidiano
libanese si occupa della situazione in Siria e titola: ''Al-Assad non
ha credibilità. Le sanzioni europee sono anche contro alcuni
iraniani''.
Nell'articolo si leggono le dichiarazioni del ministro degli Esteri
siriano Walid Al-Muallim, che ha detto: "Hezbollah e l'Iran non hanno
preso parte agli attacchi ai manifestanti''. Il giornale parla poi
delle sanzioni europee alla Siria: ''L'Unione europea ha esteso le
sanzioni a Damasco su quattro aziende dell'Esercito, quattro
funzionari siriani e tre cittadini iraniani. Le sanzioni includono un
bando ai viaggi in Europa e il congelamento degli asset in Europa
degli uomini incriminati''. Il quotidiano libanese riporta le
dichiarazioni del Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon,
che ha detto: ''Le dichiarazioni del presidente al-Assad non hanno
credibilità perchè non procede a riforme concrete''. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: colloqui in Yemen e discorso Muallim in prima pagina stampa araba (5)
Roma, 23 giu. -
(Aki) - AL-AHRAM: il principale quotidiano egiziano apre con il
sostegno del governo del primo ministro Essam Sharaf alla nomina del
nuovo direttore del Fondo Monetario Internazionale: ''Al-Arabi
dichiara il suo sostegno alla nomina del ministro delle Finanze
francese come direttore del Fondo monetario internazionale''.
Nell'articolo si legge che: ''Il ministro degli Esteri egiziano Nabil
Al-Arabi ha annunciato il sostegno del governo egiziano alla nomina di
Christine Lagarde come direttore dell'FMI''. Il giornale riporta anche
gli esiti di un colloquio di Al-Arabi con Lagarde, nel quale il
ministro francese ''ha espresso la sua fiducia nel governo egiziano e
avanzato alcune proposte per risolvere la crisi economica egiziana''.
La seconda notizia del quotidiano riguarda le inchieste sui saccheggi
ai palazzi presidenziali. L'articolo titola: ''La procura ha avviato
un'inchiesta su saccheggi e sparizioni di regali e gioielli dai
palazzi dell'ex presidente Mubarak''. Il giornale egiziano riporta le
dichiarazioni del giudice Abdel Meguid Mahmoud, che ha dichiarato di
''aver disposto un inventario di tutti i beni che si trovano nei
palazzi presidenziali''.
AL-KHABAR: Il quotidiano algerino riferisce in apertura della legge in
discussione in Francia sulla doppia cittadinanza e titola: ''Rinuncia
della nazionalità algerina per i francesi''. Nell'articolo si legge
che ''il Parlamento francese sta per discutere una legge che impone
sui cittadini che hanno la doppia cittadinanza di scegliere tra la
Francia e l'Algeria''. Secondo il quotidiano algerino, la proposta di
legge sarà discussa il prossimo 29 giugno. ''Gli algerini nati in
Francia potranno ottenere la cittadinanza una volta raggiunta l'età
del voto, mentre chi ha la doppia cittadinanza dovrà firmare una
dichiarazione di appartenenza alla nazione francese''. Secondo il
quotidiano algerino, ''non esiste unanimità nel Parlamento francese
sull'approvazione della legge''. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: colloqui in Yemen e discorso Muallim in prima pagina stampa araba (6)
Roma, 23 giu. -
(Aki) - AL-ARAB ONLINE: il quotidiano on line apre con il
riconoscimento cinese del Consiglio nazionale di transizione in Libia
e titola: ''Pechino: Il Consiglio di Transizione libico (Cnt) è un
partner importante nel dialogo''. Nell'articolo si legge che ''il
ministro degli Esteri cinese ha annunciato che considera il CNT libico
un interlocutore per la pace''. Il politico cinese ha aggiunto che
Pechino ''non persegue interessi privati in Libia''. Il giornale
riporta anche la ''visita di due giorni del leader dell'opposizione
libica Mahmoud Jibril in Cina''.
La seconda notizia del quotidiano online riguarda la situazione in
Siria: ''Damasco estende la sua campagna per la sicurezza arrestando
più di 100 studenti''. La guida dell'Osservatorio per i diritti umani,
Rami Abdel Rahman, ha dichiarato che "le forze di Sicurezza hanno
fatto il loro ingresso nell'Università di Damasco e arrestato
centinaia di studenti". Il sito riferisce anche di ''feriti tra gli
studenti in scontri che hanno coinvolto anche attivisti sostenitori
del regime dell'Unione studentesca''. Nell'articolo si legge anche
che, ''secondo Rahman, le forze di sicurezza siriane hanno aperto il
fuoco in vari quartieri della città per evitare scontri tra
manifestanti anti e pro-Assad''.
(Acc/AKI)
Giuseppe Acconcia,
giugno 2011
Roma, 23 giu. -
(Aki) - Il discorso del ministro degli Esteri siriano Walid
al-Muallim, le dichiarazioni dell'inviato del Segretario di Stato
americano Jeffrey Feltman in Yemen, il riconoscimento del Consiglio
Nazionale di Transizione libico ''importante partner per il dialogo''
da parte del governo cinese e la strategia della Nato nel Paese sono
le principali notizie di oggi per i quotidiani in lingua araba.
AL-SHARQ AL AWSAT: il quotidiano saudita apre con le dichiarazioni del
Segretario generale delle Nazioni Unite sulla crisi in Siria e titola
''Ban Ki-moon: Al-Assad non ha credibilità''. Nell'occhiello si legge:
''Nuove manifestazioni a Damasco e Aleppo''. L'articolo riporta le
dichiarazioni del ministro degli Esteri siriano Walid al-Muallim, che
ha denunciato le interferenze straniere nel Paese. ''Hezbollah e
l'Iran sostengono politicamente la Siria e daremo lezioni di
democrazia agli altri paesi''.
Secondo il quotidiano saudita, gli attivisti preparano per venerdì
prossimo una manifestazione denominata ''La perdita della
legittimità''. Nell'articolo si riportano le dichiarazioni del
Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon: ''Al-Assad non ha
credibilità e ha chiesto al Consiglio di Sicurezza di raggiungere una
posizione unitaria in merito alla crisi siriana''. Il giornale saudita
riferisce di ''nuove sanzioni che saranno imposte dall'Unione europea
sulla Siria e anche contro alcuni cittadini iraniani accusati di aver
partecipato all'uccisione di manifestanti''. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: colloqui in Yemen e discorso Muallim in prima pagina stampa araba (2)
Roma, 23 giu. -
(Aki) - La seconda notizia del quotidiano saudita tratta delle
pressioni internazionali per la fine della crisi yemenita e titola:
''Funzionario americano: lavoriamo per una transizione immediata e
pacifica in Yemen''. Nell'occhiello si legge: ''Fuga di massa dei
prigionieri di al-Qaeda''. L'articolo aggiunge che ''Jeffrey Feltman,
funzionario della Segretaria di Stato degli Stati Uniti, ha avuto
colloqui con il vice presidente yemenita, Abd Rabu Mansour Hadi''.
Il giornale saudita riporta la notizia che ''61 prigionieri, in gran
parte esponenti di al-Qaeda, sono fuggiti dalla prigione centrale di
Sana'a''. Vengono infine riportate le dichiarazioni di Abd Al-Magid
Al-Zandani, rettore dell'Università al-Iman, che ''nega di aver emesso
una fatwa che permette l'uccisione del presidente yemenita Abdullah
Saleh''.
AL-QUDS AL-ARABI: Il quotidiano diretto da Abdel Bari Atwan apre con
la crisi libica con un articolo dal titolo ''Opinioni divergenti nella
NATO sulla continuazione degli attacchi alla Libia''. Nell'occhiello
si legge: ''Il Consiglio Nazionale di Transizione conferma che la
Rivoluzione continua fino alle dimissioni di Gheddafi''. Nell'articolo
si fa riferimento alle prese di posizione del governo italiano,
francese e dei vertici della Nato. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: colloqui in Yemen e discorso Muallim in prima pagina stampa araba (3)
Roma, 23 giu. -
(Aki) - ''Roma ha chiesto il cessate il fuoco in Libia mentre Parigi è
contraria. Franco Frattini ha chiesto un'immediata sospensione delle
operazioni militari per permettere operazioni umanitarie''. Il
ministro ha poi chiarito che non si tratta di una proposta italiana ma
di un'ipotesi di lavoro. Il giornale arabo riporta le dichiarazioni
del Luogotenente generale Charles Bouchard, comandante delle
operazioni Nato in Libia che ha dichiarato di ''apprezzare gli sforzi
italiani ma le operazioni in Libia continueranno per evitare morti tra
i civili''.
Di spalla il giornale si occupa della condanna di gruppi di
opposizione giordani alla partecipazione di alcuni giordani alla
riunione della Knesset, il parlamento israeliano, con un articolo dal
titolo: ''L'opposizione islamica in Giordania critica la
partecipazione di alcuni giordani alla riunione della Knesset''.
Nell'articolo vengono riportate le dichiarazioni di Zaki Bani Irsheid,
capo dell'Ufficio politico del Fronte di Azione Islamica, che dice:
''La partecipazione di giordani alla riunione della Knesset è una
cospirazione grave contro la Giordania''.
Bani critica duramente la formazione di gruppi per la
''normalizzazione'' che hanno lo scopo di limitare l'opposizione al
regime hashemita. Il quotidiano riporta anche le opinioni del leader
del comitato antinormalizzazione Paddy Alrvayah, che avverte: ''La
partecipazione di giorndani alla riunione della Knesset permette la
diffusione di una rete israeliana di spie in Giordania''. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: colloqui in Yemen e discorso Muallim in prima pagina stampa araba (4)
Roma, 23 giu. -
(Aki) - AL-HAYAT: il quotidiano libanese apre con la crisi in Yemen e
titola: ''Feltman incontra gruppi politici e discute il trasferimento
dei poteri''. Nell'articolo si riferiscono i contenuti dell'incontro
tra il funzionario Usa, Jeffrey Feltman, e il vice presidente yemenita
Abd Rabu Mansour Hadi sugli sviluppi della crisi yemenita. ''Feltman
rinnova la condanna dell'uso della violenza e del terrorismo in ogni
forma e discute sulla possibilità di una transizione pacifica con il
passaggio di poteri al figlio del presidente Saleh''.
Secondo il giornale libanese, la coalizione dei giovani rivoluzionari
yemeniti ha ''boicottato la visita del politico americano per l'azione
negativa verso la Rivoluzione operata dagli Stati Uniti''.
Nell'articolo si legge anche che ''63 prigionieri, sospettati di
appartenere ad al-Qaeda sono fuggiti dalle carceri yemenite in
un'operazione orchestrata dalle autorità locali per diffondere un
sentimento di paura tra la popolazione''. Di spalla, il quotidiano
libanese si occupa della situazione in Siria e titola: ''Al-Assad non
ha credibilità. Le sanzioni europee sono anche contro alcuni
iraniani''.
Nell'articolo si leggono le dichiarazioni del ministro degli Esteri
siriano Walid Al-Muallim, che ha detto: "Hezbollah e l'Iran non hanno
preso parte agli attacchi ai manifestanti''. Il giornale parla poi
delle sanzioni europee alla Siria: ''L'Unione europea ha esteso le
sanzioni a Damasco su quattro aziende dell'Esercito, quattro
funzionari siriani e tre cittadini iraniani. Le sanzioni includono un
bando ai viaggi in Europa e il congelamento degli asset in Europa
degli uomini incriminati''. Il quotidiano libanese riporta le
dichiarazioni del Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon,
che ha detto: ''Le dichiarazioni del presidente al-Assad non hanno
credibilità perchè non procede a riforme concrete''. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: colloqui in Yemen e discorso Muallim in prima pagina stampa araba (5)
Roma, 23 giu. -
(Aki) - AL-AHRAM: il principale quotidiano egiziano apre con il
sostegno del governo del primo ministro Essam Sharaf alla nomina del
nuovo direttore del Fondo Monetario Internazionale: ''Al-Arabi
dichiara il suo sostegno alla nomina del ministro delle Finanze
francese come direttore del Fondo monetario internazionale''.
Nell'articolo si legge che: ''Il ministro degli Esteri egiziano Nabil
Al-Arabi ha annunciato il sostegno del governo egiziano alla nomina di
Christine Lagarde come direttore dell'FMI''. Il giornale riporta anche
gli esiti di un colloquio di Al-Arabi con Lagarde, nel quale il
ministro francese ''ha espresso la sua fiducia nel governo egiziano e
avanzato alcune proposte per risolvere la crisi economica egiziana''.
La seconda notizia del quotidiano riguarda le inchieste sui saccheggi
ai palazzi presidenziali. L'articolo titola: ''La procura ha avviato
un'inchiesta su saccheggi e sparizioni di regali e gioielli dai
palazzi dell'ex presidente Mubarak''. Il giornale egiziano riporta le
dichiarazioni del giudice Abdel Meguid Mahmoud, che ha dichiarato di
''aver disposto un inventario di tutti i beni che si trovano nei
palazzi presidenziali''.
AL-KHABAR: Il quotidiano algerino riferisce in apertura della legge in
discussione in Francia sulla doppia cittadinanza e titola: ''Rinuncia
della nazionalità algerina per i francesi''. Nell'articolo si legge
che ''il Parlamento francese sta per discutere una legge che impone
sui cittadini che hanno la doppia cittadinanza di scegliere tra la
Francia e l'Algeria''. Secondo il quotidiano algerino, la proposta di
legge sarà discussa il prossimo 29 giugno. ''Gli algerini nati in
Francia potranno ottenere la cittadinanza una volta raggiunta l'età
del voto, mentre chi ha la doppia cittadinanza dovrà firmare una
dichiarazione di appartenenza alla nazione francese''. Secondo il
quotidiano algerino, ''non esiste unanimità nel Parlamento francese
sull'approvazione della legge''. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: colloqui in Yemen e discorso Muallim in prima pagina stampa araba (6)
Roma, 23 giu. -
(Aki) - AL-ARAB ONLINE: il quotidiano on line apre con il
riconoscimento cinese del Consiglio nazionale di transizione in Libia
e titola: ''Pechino: Il Consiglio di Transizione libico (Cnt) è un
partner importante nel dialogo''. Nell'articolo si legge che ''il
ministro degli Esteri cinese ha annunciato che considera il CNT libico
un interlocutore per la pace''. Il politico cinese ha aggiunto che
Pechino ''non persegue interessi privati in Libia''. Il giornale
riporta anche la ''visita di due giorni del leader dell'opposizione
libica Mahmoud Jibril in Cina''.
La seconda notizia del quotidiano online riguarda la situazione in
Siria: ''Damasco estende la sua campagna per la sicurezza arrestando
più di 100 studenti''. La guida dell'Osservatorio per i diritti umani,
Rami Abdel Rahman, ha dichiarato che "le forze di Sicurezza hanno
fatto il loro ingresso nell'Università di Damasco e arrestato
centinaia di studenti". Il sito riferisce anche di ''feriti tra gli
studenti in scontri che hanno coinvolto anche attivisti sostenitori
del regime dell'Unione studentesca''. Nell'articolo si legge anche
che, ''secondo Rahman, le forze di sicurezza siriane hanno aperto il
fuoco in vari quartieri della città per evitare scontri tra
manifestanti anti e pro-Assad''.
(Acc/AKI)
Giuseppe Acconcia,
giugno 2011
venerdì 8 luglio 2011
Rassegna stampa araba. 18 giugno 2011
M.O.: violenze in Siria e riforme in Marocco in evidenza su stampa araba
Roma, 18 giu. -
(Aki) - La riforma della costituzione in Marocco, l'arresto in Spagna
di Hussein Salem, collaboratore dell'ex presidente egiziano Hosni
Mubarak, e le violenze in Siria che hanno causato decine di morti nel
'Venerdì dei martiri' sono i temi principali che vengono trattati oggi
dalla stampa in lingua araba.
AL-QUDS AL-ARABI: Il quotidiano diretto da Abdel Bari Atwan apre con
l'arresto e il congelamento degli asset dell'uomo d'affari egiziano
Hussein Salem e titola: ''Hussein Salem è accusato di sperpero di
denaro pubblico e riciclaggio''. Nell'occhiello si legge: ''Asset e
proprietà per un valore di decine di milioni sono state congelate ed è
stata richiesta una cauzione altissima'' per il rilascio.
Nell'articolo si legge che ''la polizia di Madrid ha arrestato Salem
mentre cercava di lasciare la Spagna e ha imposto una cauzione di 27
milioni di euro''. ''La polizia spagnola ha congelato 32,5 milioni di
euro presenti su un conto corrente bancario intestato all'uomo e un
valore pari a dieci milioni in proprietà'', prosegue il quotidiano.
Di spalla il giornale parla della riforma costituzionale in Marocco e
titola: ''Il re del Marocco approva riforma costituzionale ma mantiene
autorità militare e religiosa''. Nell'articolo si legge: ''La riforma
approvata dalla commissione cotituzionale, nominata lo scorso marzo
dal re del Morocco Mohammed VI, prevede piu' poteri per il governo, ma
il re avrà lo stesso ruolo fondamentale nei campi della sicurezza e
della religione''. L'articolo riporta dei passi avanti nel sistema
giudiziario: ''Alcuni articoli della riforma stabiliscono
l'indipendenza del sistema giudiziario dal potere legislativo ed
esecutivo''. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: violenze in Siria e riforme in Marocco in evidenza su stampa araba (2)
Roma, 18 giu. -
(Aki) - AL-AHRAM: il quotidiano egiziano titola in apertura:
''L'Egitto sottopone il caso di Hussein Salem alla Spagna. Finisce la
sua latitanza in giro per il mondo''. Nell'articolo principale si
legge che ''l'Interpol egiziana ha diramato i nomi dei più importanti
ricercati dalla polizia'', fuggiti in seguto alle proteste dello
scorso gennaio. ''Tra loro politici e uomini d'affari coinvolti in
numerosi scandali, come Mohammed Rachid, Youssef Boutros Ghali, Yassin
Mansour e Wahid Attalla''. Il giornale egiziano riporta il commento
del generale Magdi El Shafei, direttore dell'Interpol in Egitto: "La
questione dell'estradizione di Salem è complessa perchè il ricercato
ha ottenuto la cittadinanza spagnola nel 2008''.
La seconda notizia di oggi del principale giornale egiziano è: ''Saleh
tornerà in Yemen tra qualche giorno, 60 persone sono state arrestate
con l'accusa di omicidio''. Nell'articolo vengono riportate le
dichiarazioni del vice ministro dell'Informazione yemenita, Abdu
Al-Gendi, secondo il quale il presidente ''Ali Abdullah Saleh
(attualmente in Arabia Saudita, ndr) tornerà tra qualche giorno in
Yemen''. Al-Ahram aggiune che ''sono state arrestate 60 persone con
l'accusa di aver preso parte al tentato omicidio di Saleh lo scorso 3
giugno''. Secondo il quotidiano, ''alcuni detenuti hanno confessato
che molte personalità del regime yemenita e di Stati stranieri sono
coinvolte nell'attentato''.
AL-SHARQ AL-AWSAT: il quotidiano saudita apre con le violenze in
Siria, con un articolo dal titolo: ''I siriani continuano a sfidare il
regime di Al-Assad''. Nel sottotitolo si legge: ''16 persone sono
state uccise in un sanguinoso venerdì di proteste nelle manifestazioni
di massa di Aleppo e Damasco''. Nell'articolo si fa riferimento a
striscioni contro il supporto cinese al regime di Assad: ''Il sostegno
della Cina a Damasco è un contributo per uccidere gente innocente''.
Secondo il quotidiano saudita, ''l'Ue è pronta ad imporre sanzioni
sulle banche siriane, mentre gli Stati Uniti vorrebbero intervenire
con sanzioni nei settori petrolifero e del gas''. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: violenze in Siria e riforme in Marocco in evidenza su stampa araba (3)
Roma, 18 giu. -
(Aki) - Di spalla si parla della riforma costituzionale in Marocco con
un articolo dal titolo: ''La Costituzione del Marocco mantiene la
monarchia costituzionale con una democrazia parlamentare''. Secondo
l'articolo, la novità della riforma, annunciata ieri dal re Mohammed
VI, è che ''il capo del governo sarà eletto e sara' il leader del
partito vincente''. Il quotidiano saudita sottolinea alcuni punti
della riforma: ''Alcuni poteri passeranno dal re al governo, in
particolare la nomina e la sfiducia dei ministri''. Secondo il
giornale, ''la nuova Costituzione marocchina accrescerà i poteri del
Parlamento''.
AL-HAYAT: il quotidiano libanese apre con le violenze in Siria con un
articolo intitolato: ''Decine di vittime in molte città e primi
martiri ad Aleppo''. Nell'articolo si legge che più di 16 persone, tra
cui un bambino, sono state uccise e decine ferite nel ''Venerdì del
martire Saleh Al-Ali'', così chiamato in onore di uno dei manifestanti
uccisi nelle proteste in Siria. Il quotidiano libanese prosegue
riportando che ''migliaia di civili sono fuggiti in Turchia e hanno
iniziato a scioperare contro il regime e l'oscuramento di Internet''.
L'articolo riporta le dichiarazioni del presidente Nicolas Sarkozy:
''La Francia appoggia l'allargamento delle sanzioni europee contro la
Siria anche agli enti economici''.
La seconda notizia del quotidiano libanese riguarda la sorte del
presidente yemenita Abdullah Saleh, con un articolo dal titolo:
''Sana'a conferma l'imminente ritorno di Saleh mentre manifestanti
continuano a chiedere le sue dimisisoni''. Nell'articolo si cita
un'intervista ad ufficiali yemeniti che confermano che ''Saleh tornerà
in Yemen non appena saranno finite le cure in Arabia Saudita''.
Secondo l'articolo, le autorità yemenite ''stanno preparando una
grande accoglienza con milioni di persone''. Nel frattempo però
''migliaia di persone hanno manifestato nel venerdì della 'legittimità
rivoluzionaria' per velocizzare la formazione di un consiglio di
transizione''. Secondo quanto riferisce il giornale libanese, lo
sheikh Abdul Majid Al-Zindani starebbe preparando una fatwa che
legittimi la fine del regime e chieda a Saleh di dimettersi''. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: violenze in Siria e riforme in Marocco in evidenza su stampa araba (4)
Roma, 18 giu. -
(Aki) - AL-KHABAR: Il quotidiano algerino apre con un articolo dal
titolo ''La Francia fornisce all'Algeria navi da guerra del valore di
130 milioni di euro e una delegazione tedesca sigla un accordo per due
fregate''. Nell'articolo si legge che Parigi ''ha consegnato 21 navi
alla Marina algerina come risarcimento della fine di un accordo
bilaterale Francia-Algeria sulla fornitura di elicotteri''. Secondo il
quotidiano algerino, ''una delegazione militare tedesca ha siglato un
accordo per la fornitura di due fregate Mikko 200''. Secondo il
giornale, ''anche l'Italia è pronta a negoziare nuove forniture
militari all'Algeria''.
AL-ARAB ONLINE: il quotidiano online apre con una notizia di segno
opposto a quella di altri media e afferma che il presidente yemenita
Abdullah Saleh non farà ritorno in patria, titolando: ''Fonti saudite:
il presidente yemenita non tornerà nel suo Paese''. Secondo
l'articolo, ''non è stato definito il luogo dove risiederà e questo
potrebbe significare una partenza dall'Arabia Saudita''. Secondo il
quotidiano online, ''le informazioni sulla salute di Saleh sono
contraddittorie e le autorità yemenite hanno dichiarato che farà
ritorno a Sana'a''.
La seconda notizia del quotidiano online in lingua araba è: ''Il
sistema giudiziario degli Stati Uniti chiude il file su Osama Bin
Laden''. Nell'articolo si legge che ''il sistema giudiziario in
America ha archiviato tutte le 200 accuse che coinvolgevano bin Laden:
omicidio, cospirazione, uso di armi di distruzione di massa, attacchi
alle ambasciate americane in Kenya e Tanzania''. Secondo quanto
riporta il quotidiano, ''nessuno dei file archiviati riguarda gli
attacchi dell'11 settembre''.
(Acc/AKI)
Giuseppe Acconcia
Roma, 18 giu. -
(Aki) - La riforma della costituzione in Marocco, l'arresto in Spagna
di Hussein Salem, collaboratore dell'ex presidente egiziano Hosni
Mubarak, e le violenze in Siria che hanno causato decine di morti nel
'Venerdì dei martiri' sono i temi principali che vengono trattati oggi
dalla stampa in lingua araba.
AL-QUDS AL-ARABI: Il quotidiano diretto da Abdel Bari Atwan apre con
l'arresto e il congelamento degli asset dell'uomo d'affari egiziano
Hussein Salem e titola: ''Hussein Salem è accusato di sperpero di
denaro pubblico e riciclaggio''. Nell'occhiello si legge: ''Asset e
proprietà per un valore di decine di milioni sono state congelate ed è
stata richiesta una cauzione altissima'' per il rilascio.
Nell'articolo si legge che ''la polizia di Madrid ha arrestato Salem
mentre cercava di lasciare la Spagna e ha imposto una cauzione di 27
milioni di euro''. ''La polizia spagnola ha congelato 32,5 milioni di
euro presenti su un conto corrente bancario intestato all'uomo e un
valore pari a dieci milioni in proprietà'', prosegue il quotidiano.
Di spalla il giornale parla della riforma costituzionale in Marocco e
titola: ''Il re del Marocco approva riforma costituzionale ma mantiene
autorità militare e religiosa''. Nell'articolo si legge: ''La riforma
approvata dalla commissione cotituzionale, nominata lo scorso marzo
dal re del Morocco Mohammed VI, prevede piu' poteri per il governo, ma
il re avrà lo stesso ruolo fondamentale nei campi della sicurezza e
della religione''. L'articolo riporta dei passi avanti nel sistema
giudiziario: ''Alcuni articoli della riforma stabiliscono
l'indipendenza del sistema giudiziario dal potere legislativo ed
esecutivo''. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: violenze in Siria e riforme in Marocco in evidenza su stampa araba (2)
Roma, 18 giu. -
(Aki) - AL-AHRAM: il quotidiano egiziano titola in apertura:
''L'Egitto sottopone il caso di Hussein Salem alla Spagna. Finisce la
sua latitanza in giro per il mondo''. Nell'articolo principale si
legge che ''l'Interpol egiziana ha diramato i nomi dei più importanti
ricercati dalla polizia'', fuggiti in seguto alle proteste dello
scorso gennaio. ''Tra loro politici e uomini d'affari coinvolti in
numerosi scandali, come Mohammed Rachid, Youssef Boutros Ghali, Yassin
Mansour e Wahid Attalla''. Il giornale egiziano riporta il commento
del generale Magdi El Shafei, direttore dell'Interpol in Egitto: "La
questione dell'estradizione di Salem è complessa perchè il ricercato
ha ottenuto la cittadinanza spagnola nel 2008''.
La seconda notizia di oggi del principale giornale egiziano è: ''Saleh
tornerà in Yemen tra qualche giorno, 60 persone sono state arrestate
con l'accusa di omicidio''. Nell'articolo vengono riportate le
dichiarazioni del vice ministro dell'Informazione yemenita, Abdu
Al-Gendi, secondo il quale il presidente ''Ali Abdullah Saleh
(attualmente in Arabia Saudita, ndr) tornerà tra qualche giorno in
Yemen''. Al-Ahram aggiune che ''sono state arrestate 60 persone con
l'accusa di aver preso parte al tentato omicidio di Saleh lo scorso 3
giugno''. Secondo il quotidiano, ''alcuni detenuti hanno confessato
che molte personalità del regime yemenita e di Stati stranieri sono
coinvolte nell'attentato''.
AL-SHARQ AL-AWSAT: il quotidiano saudita apre con le violenze in
Siria, con un articolo dal titolo: ''I siriani continuano a sfidare il
regime di Al-Assad''. Nel sottotitolo si legge: ''16 persone sono
state uccise in un sanguinoso venerdì di proteste nelle manifestazioni
di massa di Aleppo e Damasco''. Nell'articolo si fa riferimento a
striscioni contro il supporto cinese al regime di Assad: ''Il sostegno
della Cina a Damasco è un contributo per uccidere gente innocente''.
Secondo il quotidiano saudita, ''l'Ue è pronta ad imporre sanzioni
sulle banche siriane, mentre gli Stati Uniti vorrebbero intervenire
con sanzioni nei settori petrolifero e del gas''. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: violenze in Siria e riforme in Marocco in evidenza su stampa araba (3)
Roma, 18 giu. -
(Aki) - Di spalla si parla della riforma costituzionale in Marocco con
un articolo dal titolo: ''La Costituzione del Marocco mantiene la
monarchia costituzionale con una democrazia parlamentare''. Secondo
l'articolo, la novità della riforma, annunciata ieri dal re Mohammed
VI, è che ''il capo del governo sarà eletto e sara' il leader del
partito vincente''. Il quotidiano saudita sottolinea alcuni punti
della riforma: ''Alcuni poteri passeranno dal re al governo, in
particolare la nomina e la sfiducia dei ministri''. Secondo il
giornale, ''la nuova Costituzione marocchina accrescerà i poteri del
Parlamento''.
AL-HAYAT: il quotidiano libanese apre con le violenze in Siria con un
articolo intitolato: ''Decine di vittime in molte città e primi
martiri ad Aleppo''. Nell'articolo si legge che più di 16 persone, tra
cui un bambino, sono state uccise e decine ferite nel ''Venerdì del
martire Saleh Al-Ali'', così chiamato in onore di uno dei manifestanti
uccisi nelle proteste in Siria. Il quotidiano libanese prosegue
riportando che ''migliaia di civili sono fuggiti in Turchia e hanno
iniziato a scioperare contro il regime e l'oscuramento di Internet''.
L'articolo riporta le dichiarazioni del presidente Nicolas Sarkozy:
''La Francia appoggia l'allargamento delle sanzioni europee contro la
Siria anche agli enti economici''.
La seconda notizia del quotidiano libanese riguarda la sorte del
presidente yemenita Abdullah Saleh, con un articolo dal titolo:
''Sana'a conferma l'imminente ritorno di Saleh mentre manifestanti
continuano a chiedere le sue dimisisoni''. Nell'articolo si cita
un'intervista ad ufficiali yemeniti che confermano che ''Saleh tornerà
in Yemen non appena saranno finite le cure in Arabia Saudita''.
Secondo l'articolo, le autorità yemenite ''stanno preparando una
grande accoglienza con milioni di persone''. Nel frattempo però
''migliaia di persone hanno manifestato nel venerdì della 'legittimità
rivoluzionaria' per velocizzare la formazione di un consiglio di
transizione''. Secondo quanto riferisce il giornale libanese, lo
sheikh Abdul Majid Al-Zindani starebbe preparando una fatwa che
legittimi la fine del regime e chieda a Saleh di dimettersi''. (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: violenze in Siria e riforme in Marocco in evidenza su stampa araba (4)
Roma, 18 giu. -
(Aki) - AL-KHABAR: Il quotidiano algerino apre con un articolo dal
titolo ''La Francia fornisce all'Algeria navi da guerra del valore di
130 milioni di euro e una delegazione tedesca sigla un accordo per due
fregate''. Nell'articolo si legge che Parigi ''ha consegnato 21 navi
alla Marina algerina come risarcimento della fine di un accordo
bilaterale Francia-Algeria sulla fornitura di elicotteri''. Secondo il
quotidiano algerino, ''una delegazione militare tedesca ha siglato un
accordo per la fornitura di due fregate Mikko 200''. Secondo il
giornale, ''anche l'Italia è pronta a negoziare nuove forniture
militari all'Algeria''.
AL-ARAB ONLINE: il quotidiano online apre con una notizia di segno
opposto a quella di altri media e afferma che il presidente yemenita
Abdullah Saleh non farà ritorno in patria, titolando: ''Fonti saudite:
il presidente yemenita non tornerà nel suo Paese''. Secondo
l'articolo, ''non è stato definito il luogo dove risiederà e questo
potrebbe significare una partenza dall'Arabia Saudita''. Secondo il
quotidiano online, ''le informazioni sulla salute di Saleh sono
contraddittorie e le autorità yemenite hanno dichiarato che farà
ritorno a Sana'a''.
La seconda notizia del quotidiano online in lingua araba è: ''Il
sistema giudiziario degli Stati Uniti chiude il file su Osama Bin
Laden''. Nell'articolo si legge che ''il sistema giudiziario in
America ha archiviato tutte le 200 accuse che coinvolgevano bin Laden:
omicidio, cospirazione, uso di armi di distruzione di massa, attacchi
alle ambasciate americane in Kenya e Tanzania''. Secondo quanto
riporta il quotidiano, ''nessuno dei file archiviati riguarda gli
attacchi dell'11 settembre''.
(Acc/AKI)
Giuseppe Acconcia
martedì 7 giugno 2011
Manifestazioni in Egitto e scontri in Yemen, al centro della stampa araba
M.O.: manifestazioni in Egitto e scontri in Yemen in rilievo su stampa araba
Dubai, 27 mag. -
(Aki) - La manifestazione per il cosiddetto 'Secondo venerdi' della collera' prevista per oggi al Cairo e gli scontri avvenuti ieri a Sana'a sono i temi principali che troviamo sulla stampa araba di oggi.
AL-QUDS AL-ARABI. Il quotidiano diretto da Abdel Bari Atwan apre con la manifestazione in Egitto che ha diviso i gruppi di opposizione. "Nel 'Secondo venerdì della collera' si chiede un processo immediato per Mubarak, un consiglio presidenziale e una nuova Costituzione prima delle elezioni", titola in apertura al-Quds. In riferimento alla manifestazione prevista per oggi, il quotidiano riporta "l'atteggiamento neutrale dell’esercito" e aggiunge che il boicottaggio di alcune forze politiche riflette "divisioni ideologiche e politiche tra i Fratelli Musulmani, che non parteciperanno, e i giovani della Coalizione dei rivoluzionari".
Al centro della pagina il quotidiano affronta la delicata situazione in Yemen e titola "Servizi essenziali bloccati, la Gran Bretagna evacua, Sana'a diventa una città fantasma". Secondo il giornale, "gli yemeniti stanno lasciando la città con mezzi di fortuna". Per il quotidiano diretto da Abdel Bari Attwan, "gli scontri tra lealisti e forze di opposizione hanno trasformato Sana'a in una città fantasma". "Molti mezzi di trasporto locale hanno smesso di funzionare, mentre i giovani hanno programmato una manifestazione in piazza Al Taghyeer", prosegue l’articolo. Il quotidiano riporta inoltre notizie secondo le quali "tutti gli ingressi alla città sono bloccati per impedire rifornimenti in armi diretti al capo della tribù Hashid e guida dei ribelli, Sayd al Ahmer". (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: manifestazioni in Egitto e scontri in Yemen in rilievo su stampa araba (2)
Dubai, 27 mag. -
(Aki) - AL-SHARQ AL-AWSAT. Il quotidiano saudita apre con la situazione in Yemen. "Gli scontri continuano, Washington è preoccupata e Hillary Clinton chiede al presidente yemenita di trasferire il potere’’, si legge nella notizia di apertura. Secondo il quotidiano saudita, la polizia ha ordinato l’arresto del capo della tribù Hashid, Sadeq al-Ahmer, e dei suoi fratelli. Vengono quindi riportate le dichiarazioni di al-Ahmar, che chiede "alle altre tribù di unirsi alla lotta e alla comunità internazionale per fare pressioni sul presidente yemenita affinché lasci il potere'' e che afferma che "se Ali Saleh deciderà di cessare il fuoco, faremo lo stesso e sono pronto a farlo subito, ma confermo che ho intenzione di lottare per anni". Di spalla, il quotidiano saudita pubblica un articolo dal titolo "Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite considera l'ipotesi di una risoluzione che condanni la Siria per ’crimini contro l’umanità'’’. Nell’articolo si legge che "i gruppi di opposizione chiedono all’esercito di unirsi alla rivolta pacifica attraverso la loro pagina Facebook". I paesi europei programmano di accrescere le pressioni sul presidente siriano Bashar al Assad con una risoluzione di condanna della "sistematica violazione dei diritti umani, incluse uccisioni, detenzioni arbitrarie, sparizioni, torture di manifestanti pacifici e giornalisti".
AL-HAYAT. Il giornale libanese apre con la Libia: "Primo giorno di G8, Sarkozy dice: Gheddafi dovrebbe lasciare il potere e poi potremmo avviare delle trattative". Vengono riportate le parole pronunciate dal presidente francese al G8 di Deauville: "non diciamo che Gheddafi deve essere necessariamente esiliato, non è un nostro problema - continua Sarkozy - ma deve lasciare il potere al più presto". Sarkozy ha anche aggiunto che le truppe di Gheddafi dovrebbero ritirarsi in cambio di un accordo di cessate il fuoco. Secondo il presidente francese, inoltre, "i ribelli libici fanno grandi progressi nell’opposizione al colonnello Gheddafi". Al centro della prima pagina si parla di Yemen con un articolo dal titolo: ‘’aspra battaglia tra Saleh e al Ahmar". A causa degli scontri tra forze militari lealiste e tribù antigovernative molti yemeniti hanno lasciato Sana’a. Nell’articolo si denuncia che "almeno 300 persone sono state uccise e ferite negli ultimi quattro giorni". Il giornale spiega che "mentre gli scontri proseguono nel distretto di al-Hasba, da una parte il presidente yemenita ha chiesto alla Commissione di mediazione tribale di cessare il fuoco e ha ordinato l’arresto della guida della tribù Hashed, dall’altra lo sceicco al-Ahmar ha chiesto alle altre tribù di unirsi alla sua lotta". (segue)
M.O.: manifestazioni in Egitto e scontri in Yemen in rilievo su stampa araba (3)
Dubai, 27 mag. -
(Aki) - EL-KHABAR. Il quotidiano algerino affronta il tema delle riforme del sistema giudiziario. In prima pagina si legge: "Qustantine: la giustizia ha bisogno di revisioni e correzioni. Le riforme della giustizia non hanno avuto buon esito". Il quotidiano algerino riporta le parole del presidente della 'Commissione per la promozione e la protezione dei diritti umani', Farouq Qustantine. In un'intervista radiofonica, il ministro ha aggiunto che la commissione ha presentato "significative raccomandazioni dopo sei mesi di lavoro, ma non saranno prese in considerazione". Ha poi chiesto l'indipendenza della magistratura algerina e ha difeso il diritto degli algerini a un sistema giuridico migliore. Al centro della prima pagina del giornale si legge: "Nizar chiede un permesso per formare nuovi partiti e la fine del regime". L’ex ministro della Difesa, Khaled Nizar, ha avvertito che "le riforme politiche proposte dal presidente algerino Bouteflika potrebbero fallire e sarebbe necessaria una fase di transizione per trasferire il potere alla nuova generazione". Secondo il quotidiano algerino, Nizar avrebbe chiesto di sospendere il Parlamento, formare una commissione indipendente e permettere la formazione di partiti, cancellando il bando sulle manifestazioni e rispettando le libertà politiche e religiose.
AL-ARAB ONLINE. Il quotidiano titola in apertura: "i leader del G8 chiedono alla Russia di mediare nella crisi libica". L’articolo di apertura prosegue riportando una telefonata tra il primo ministro libico, Al-Baghdadi Mahmoud, e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Quest'ultimo ha chiesto che venga raggiunto un accordo per il cessate il fuoco in Libia che permetta l’avvio di trattative. La seconda notizia principale del quotidiano online è "Londra conferma l’intenzione di mandare Apache in Libia". "Un ufficiale britannico ha confermato che Londra manderà elicotteri Apache per prendere parte alla guerra contro il colonnello Gheddafi", riporta l’articolo.
Adnkronos, 27 maggio 2011,Giuseppe Acconcia
Dubai, 27 mag. -
(Aki) - La manifestazione per il cosiddetto 'Secondo venerdi' della collera' prevista per oggi al Cairo e gli scontri avvenuti ieri a Sana'a sono i temi principali che troviamo sulla stampa araba di oggi.
AL-QUDS AL-ARABI. Il quotidiano diretto da Abdel Bari Atwan apre con la manifestazione in Egitto che ha diviso i gruppi di opposizione. "Nel 'Secondo venerdì della collera' si chiede un processo immediato per Mubarak, un consiglio presidenziale e una nuova Costituzione prima delle elezioni", titola in apertura al-Quds. In riferimento alla manifestazione prevista per oggi, il quotidiano riporta "l'atteggiamento neutrale dell’esercito" e aggiunge che il boicottaggio di alcune forze politiche riflette "divisioni ideologiche e politiche tra i Fratelli Musulmani, che non parteciperanno, e i giovani della Coalizione dei rivoluzionari".
Al centro della pagina il quotidiano affronta la delicata situazione in Yemen e titola "Servizi essenziali bloccati, la Gran Bretagna evacua, Sana'a diventa una città fantasma". Secondo il giornale, "gli yemeniti stanno lasciando la città con mezzi di fortuna". Per il quotidiano diretto da Abdel Bari Attwan, "gli scontri tra lealisti e forze di opposizione hanno trasformato Sana'a in una città fantasma". "Molti mezzi di trasporto locale hanno smesso di funzionare, mentre i giovani hanno programmato una manifestazione in piazza Al Taghyeer", prosegue l’articolo. Il quotidiano riporta inoltre notizie secondo le quali "tutti gli ingressi alla città sono bloccati per impedire rifornimenti in armi diretti al capo della tribù Hashid e guida dei ribelli, Sayd al Ahmer". (segue)
(Acc/AKI)
M.O.: manifestazioni in Egitto e scontri in Yemen in rilievo su stampa araba (2)
Dubai, 27 mag. -
(Aki) - AL-SHARQ AL-AWSAT. Il quotidiano saudita apre con la situazione in Yemen. "Gli scontri continuano, Washington è preoccupata e Hillary Clinton chiede al presidente yemenita di trasferire il potere’’, si legge nella notizia di apertura. Secondo il quotidiano saudita, la polizia ha ordinato l’arresto del capo della tribù Hashid, Sadeq al-Ahmer, e dei suoi fratelli. Vengono quindi riportate le dichiarazioni di al-Ahmar, che chiede "alle altre tribù di unirsi alla lotta e alla comunità internazionale per fare pressioni sul presidente yemenita affinché lasci il potere'' e che afferma che "se Ali Saleh deciderà di cessare il fuoco, faremo lo stesso e sono pronto a farlo subito, ma confermo che ho intenzione di lottare per anni". Di spalla, il quotidiano saudita pubblica un articolo dal titolo "Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite considera l'ipotesi di una risoluzione che condanni la Siria per ’crimini contro l’umanità'’’. Nell’articolo si legge che "i gruppi di opposizione chiedono all’esercito di unirsi alla rivolta pacifica attraverso la loro pagina Facebook". I paesi europei programmano di accrescere le pressioni sul presidente siriano Bashar al Assad con una risoluzione di condanna della "sistematica violazione dei diritti umani, incluse uccisioni, detenzioni arbitrarie, sparizioni, torture di manifestanti pacifici e giornalisti".
AL-HAYAT. Il giornale libanese apre con la Libia: "Primo giorno di G8, Sarkozy dice: Gheddafi dovrebbe lasciare il potere e poi potremmo avviare delle trattative". Vengono riportate le parole pronunciate dal presidente francese al G8 di Deauville: "non diciamo che Gheddafi deve essere necessariamente esiliato, non è un nostro problema - continua Sarkozy - ma deve lasciare il potere al più presto". Sarkozy ha anche aggiunto che le truppe di Gheddafi dovrebbero ritirarsi in cambio di un accordo di cessate il fuoco. Secondo il presidente francese, inoltre, "i ribelli libici fanno grandi progressi nell’opposizione al colonnello Gheddafi". Al centro della prima pagina si parla di Yemen con un articolo dal titolo: ‘’aspra battaglia tra Saleh e al Ahmar". A causa degli scontri tra forze militari lealiste e tribù antigovernative molti yemeniti hanno lasciato Sana’a. Nell’articolo si denuncia che "almeno 300 persone sono state uccise e ferite negli ultimi quattro giorni". Il giornale spiega che "mentre gli scontri proseguono nel distretto di al-Hasba, da una parte il presidente yemenita ha chiesto alla Commissione di mediazione tribale di cessare il fuoco e ha ordinato l’arresto della guida della tribù Hashed, dall’altra lo sceicco al-Ahmar ha chiesto alle altre tribù di unirsi alla sua lotta". (segue)
M.O.: manifestazioni in Egitto e scontri in Yemen in rilievo su stampa araba (3)
Dubai, 27 mag. -
(Aki) - EL-KHABAR. Il quotidiano algerino affronta il tema delle riforme del sistema giudiziario. In prima pagina si legge: "Qustantine: la giustizia ha bisogno di revisioni e correzioni. Le riforme della giustizia non hanno avuto buon esito". Il quotidiano algerino riporta le parole del presidente della 'Commissione per la promozione e la protezione dei diritti umani', Farouq Qustantine. In un'intervista radiofonica, il ministro ha aggiunto che la commissione ha presentato "significative raccomandazioni dopo sei mesi di lavoro, ma non saranno prese in considerazione". Ha poi chiesto l'indipendenza della magistratura algerina e ha difeso il diritto degli algerini a un sistema giuridico migliore. Al centro della prima pagina del giornale si legge: "Nizar chiede un permesso per formare nuovi partiti e la fine del regime". L’ex ministro della Difesa, Khaled Nizar, ha avvertito che "le riforme politiche proposte dal presidente algerino Bouteflika potrebbero fallire e sarebbe necessaria una fase di transizione per trasferire il potere alla nuova generazione". Secondo il quotidiano algerino, Nizar avrebbe chiesto di sospendere il Parlamento, formare una commissione indipendente e permettere la formazione di partiti, cancellando il bando sulle manifestazioni e rispettando le libertà politiche e religiose.
AL-ARAB ONLINE. Il quotidiano titola in apertura: "i leader del G8 chiedono alla Russia di mediare nella crisi libica". L’articolo di apertura prosegue riportando una telefonata tra il primo ministro libico, Al-Baghdadi Mahmoud, e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Quest'ultimo ha chiesto che venga raggiunto un accordo per il cessate il fuoco in Libia che permetta l’avvio di trattative. La seconda notizia principale del quotidiano online è "Londra conferma l’intenzione di mandare Apache in Libia". "Un ufficiale britannico ha confermato che Londra manderà elicotteri Apache per prendere parte alla guerra contro il colonnello Gheddafi", riporta l’articolo.
Adnkronos, 27 maggio 2011,Giuseppe Acconcia
martedì 31 maggio 2011
Rassegna stampa dei quotidiani arabi del 28 maggio 2011
M.O.: proteste in Egitto e scontri in Yemen in apertura quotidiani arabi
Roma, 28 mag. -
(Aki) - La sconfitta delle forze lealiste del presidente yemenita Abdallah Saleh in un attacco tribale e la massiccia partecipazione alla manifestazione per il cosiddetto 'Secondo venerdi' della collera' di ieri al Cairo sono i temi principali trattati dalla stampa araba di oggi.
AL-QUDS AL-ARABI: Il quotidiano diretto da Abdel Bari Atwan apre con la crisi yemenita e titola ''Yemen: la guardia repubblicana è stata sconfitta in un attacco tribale''. Secondo il giornale, un gran numero di guardie lealiste, comandate dal fratello del presidente Saleh, sono state sconfitte in un attacco tribale e ''tre battaglioni sono stati fatti prigionieri da membri della tribù''. Il quotidiano di Abdel Bari Atwan continua: ''Il regime saudita non sostiene più il presidente Saleh e il Consiglio di cooperazione del Golfo rimette la questione yemenita al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite''. Secondo l’articolo di apertura, ''due piloti si sono rifiutati di bombardare un'area tribale''. Negli scontri sarebbero morti 12 soldati. Una fonte militare citata dal quotidiano, inoltre, sostiene che varie tribù si sono unite al capo della tribù Hashid, Sadeq al Ahmer.
Al centro della prima pagina del quotidiano si legge: ''Egitto: secondo venerdi' della collera nonostante il boicottaggio di Fratelli Musulmani e gruppi salafiti''. Nel sottotitolo l'articolo riporta: ''Centinaia di migliaia di manifestanti confermano il loro diritto di criticare il Consiglio militare''. ''I manifestanti chiedevano una nuova costituzione, un consiglio presidenziale civile e che molte figure legate al passato regime lascino il potere'', prosegue l'articolo, che riporta la dichiarazione di Khaled al Sayed, della Coalizione dei giovani rivoluzionari: ''Abbiamo superato il test che conferma che possiamo proteggere la nostra rivoluzione''. (segue)
M.O.: proteste in Egitto e scontri in Yemen in apertura quotidiani arabi (2)
Roma, 28 mag. -
(Aki) - AL-AHRAM: Il principale quotidiano egiziano apre con il grande successo della manifestazione di ieri al Cairo: ''Un nuovo trionfo per il popolo e l'unità dell'Esercito nel venerdi' della collera''. L'articolo di apertura prosegue: ''In un'atmosfera entusiastica, decine di migliaia di manifestanti si sono riuniti in piazza Tahrir per il secondo venerdi' della collera, per chiedere una nuova Costituzione prima delle elezioni''. Il quotidiano riporta i tentativi di varie forze politiche di boicottare la manifestazione: ''Nonostante l'intensa opera di avvertimento e sabotaggio della manifestazione, una grande folla è scesa in piazza malgrado il boicottaggio di Fratelli Musulmani e salatiti''.
Secondo l'articolo non ci sono stati problemi di sicurezza: ''Nonostante l'assenza di forze di sicurezza e della polizia militare, i giovani sono stati in grado di proteggere la piazza e prevenire infiltrazioni sovversive''. Secondo il principale quotidiano egiziano, ''la folla ha rifiutato un tentativo di riconciliazione in merito ai morti durante le rivolte e agli atti di corruzione del precedente regime''.
La seconda notizia riportata al centro della prima pagina riferisce: ''Nuove indagini per Mubarak e i suoi figli in un caso di corruzione''. Secondo il quotidiano egiziano, le indagini prenderanno il via dalle attività economiche dell'imprenditore vicino a Mubarak, Ibrahim Kamel, che avrebbe avuto ''un accesso al credito della banca del Cairo senza garanzie e in accordo con funzionari del regime'', conclude l'articolo. (segue)
M.O.: proteste in Egitto e scontri in Yemen in apertura quotidiani arabi (3)
Roma, 28 mag. -
(Aki) - AL-SHARQ-AL-AWSAT: Il giornale saudita apre con il titolo: ''I siriani bruciano le foto di Nasrallah''. Secondo la notizia di apertura del quotidiano, le forze di sicurezza siriane hanno aperto il fuoco contro i manifestanti in varie città e arrestato i manifestanti nelle dimostrazioni dello scorso venerdi'. ''I manifestanti hanno bruciato foto del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in seguito alla sua dichiarazione di sostegno al regime siriano'', continua l'articolo. Il giornale saudita riporta che ''Internet è stato disconnesso sin dalla notte di giovedi' e le città di Daraa, Baniyas, Doma e Daria sono state circondate dall'esercito''.
Di spalla, nella prima pagina, si legge: ''L'aviazione è coinvolta nella battaglia di Saleh''. Secondo quanto riporta la seconda notizia principale del quotidiano saudita, ''dozzine di uomini appartenenti ai gruppi tribali di opposizione e di guardie repubblicane sono stati uccisi e feriti in tre diverse località yemenite''. Al Sharq prosegue riportando che ''forze aeree militari sono state usate a Naham, 100 km da Sana'a, nella battaglia tra guardie lealiste e membri delle tribù che sostengono i giovani rivoluzionari''.
AL-HAYAT: Il quotidiano libanese titola in apertura ''Il comunicato finale del G8: 18 punti a sostegno della primavera araba''. Nell'articolo principale si legge: ''Dopo i due giorni di Deauville, il report finale include 18 punti a sostegno delle primavere arabe con una richiesta alle banche di sviluppo internazionali e alle nazioni volenterose di favorire nuovi investimenti economici in Egitto e Tunisia''. Il quotidiano libanese riporta il sostegno ottenuto dal discorso del presidente americano Barak Obama per un ''piano di pace in Medio Oriente e una soluzione del conflitto israelo-palestinese''. (segue)
M.O.: proteste in Egitto e scontri in Yemen in apertura quotidiani arabi (4)
Roma, 28 mag. -
(Aki) - Secondo quanto riporta Al Hayat, nel comunicato si legge che ''Gheddafi non ha futuro in una Libia libera e democratica'' e si muovono critiche ''alla violazione dei diritti umani in Siria e Yemen''. Il titolo della seconda notizia principale di Al Hayat è: ''Siria: manifestanti uccisi e feriti nel venerdi' di proteste''. ''Nell'undicesimo venerdi' di proteste, decine di migliaia di manifestanti contro il regime hanno chiesto riforme democratiche, mentre le forze di sicurezza hanno sparato sulla folla e usato gas lacrimogeni'', riporta il quotidiano libanese.
Nella seconda notizia in risalto sulla prima pagina di Al Hayat si legge che ''il presidente russo, Dmitry Medvedev, ha chiesto al presidente siriano, Bashar al-Assad, di passare dalle parole ai fatti''. D'altraparte, ''il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, ha espresso il suo desiderio di mantenere relazioni strategiche con la Siria'', continua l’articolo. Secondo la notizia al centro della prima pagina di Al Hayat, ''i partiti politici siriani illegali hanno chiesto di ''pazientare e aderire al richiamo all'unità nazionale'' per mantenere la stabilità interna e iniziare il dialogo nazionale per discutere riforme politiche.
AL-KHABAR: Il giornale algerino apre con la lettera inviata al quotidiano dal generale in pensione Khaled Nazir. ''Khaled Nazir invia a Al Khabar le sue proposte di riforme politiche'', titola. Secondo il quotidiano algerino, ''se si emendasse la costituzione del 1989, cinque principi permetterebbero di non sospendere il processo elettorale''. I cinque punti che stanno a cuore al generale Nazir sono: ''La natura repubblicana e democratica dello stato, il trasferimento pacifico del potere, la protezione dei diritti dell'opposizione, la legittimità costituzionale e la libertà di espressione''. (segue)
M.O.: proteste in Egitto e scontri in Yemen in apertura quotidiani arabi (5)
Roma, 28 mag. -
(Aki) - AL-ARAB ONLINE: L'edizione online del quotidiano apre con la situazione in Libia. ''Mosca smette di sostenere Gheddafi e dice che tutto il mondo lo ha scaricato'', è il titolo principale del quotidiano. ''Un importante sviluppo politico si registra in Libia dopo la decisione russa di abbandonare il colonnello Muammar Gheddafi e l'avvio della seconda fase di intervento militare della NATO con l'uso di elicotteri da parte di Francia e Gran Bretagna'', commenta l'articolo.
Tuttavia, ''non sembra che il regime libico desideri raggiungere un compromesso'', prosegue l'articolo. In conclusione, si riporta la dichiarazione del capo della Commissione sanitaria libica che parla della ''morte di tre persone e del ferimento di 20'' nei bombardamenti di giovedi' a Misurata.
La seconda notizia principale dell'edizione online di Al Arab parla di ''manifestazioni in molte città siriane''. Secondo le dichiarazioni del presidente dell'Associazione siriana per i diritti umani, Abdul Karim Rihawi, ''le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco contro i manifestanti nella città di Deir al Zour e hanno disperso centinaia di manifestanti nel quartiere di Rukn Din, a nord di Damasco. In base alle dichiarazioni di Rihawi riportate da Al Arab online, ''manifestazioni hanno avuto luogo anche ad Aleppo, Derbassiyeh, Qamishli e Amuda''. Queste ultime tre sono città curde.
Roma, 28 mag. -
(Aki) - La sconfitta delle forze lealiste del presidente yemenita Abdallah Saleh in un attacco tribale e la massiccia partecipazione alla manifestazione per il cosiddetto 'Secondo venerdi' della collera' di ieri al Cairo sono i temi principali trattati dalla stampa araba di oggi.
AL-QUDS AL-ARABI: Il quotidiano diretto da Abdel Bari Atwan apre con la crisi yemenita e titola ''Yemen: la guardia repubblicana è stata sconfitta in un attacco tribale''. Secondo il giornale, un gran numero di guardie lealiste, comandate dal fratello del presidente Saleh, sono state sconfitte in un attacco tribale e ''tre battaglioni sono stati fatti prigionieri da membri della tribù''. Il quotidiano di Abdel Bari Atwan continua: ''Il regime saudita non sostiene più il presidente Saleh e il Consiglio di cooperazione del Golfo rimette la questione yemenita al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite''. Secondo l’articolo di apertura, ''due piloti si sono rifiutati di bombardare un'area tribale''. Negli scontri sarebbero morti 12 soldati. Una fonte militare citata dal quotidiano, inoltre, sostiene che varie tribù si sono unite al capo della tribù Hashid, Sadeq al Ahmer.
Al centro della prima pagina del quotidiano si legge: ''Egitto: secondo venerdi' della collera nonostante il boicottaggio di Fratelli Musulmani e gruppi salafiti''. Nel sottotitolo l'articolo riporta: ''Centinaia di migliaia di manifestanti confermano il loro diritto di criticare il Consiglio militare''. ''I manifestanti chiedevano una nuova costituzione, un consiglio presidenziale civile e che molte figure legate al passato regime lascino il potere'', prosegue l'articolo, che riporta la dichiarazione di Khaled al Sayed, della Coalizione dei giovani rivoluzionari: ''Abbiamo superato il test che conferma che possiamo proteggere la nostra rivoluzione''. (segue)
M.O.: proteste in Egitto e scontri in Yemen in apertura quotidiani arabi (2)
Roma, 28 mag. -
(Aki) - AL-AHRAM: Il principale quotidiano egiziano apre con il grande successo della manifestazione di ieri al Cairo: ''Un nuovo trionfo per il popolo e l'unità dell'Esercito nel venerdi' della collera''. L'articolo di apertura prosegue: ''In un'atmosfera entusiastica, decine di migliaia di manifestanti si sono riuniti in piazza Tahrir per il secondo venerdi' della collera, per chiedere una nuova Costituzione prima delle elezioni''. Il quotidiano riporta i tentativi di varie forze politiche di boicottare la manifestazione: ''Nonostante l'intensa opera di avvertimento e sabotaggio della manifestazione, una grande folla è scesa in piazza malgrado il boicottaggio di Fratelli Musulmani e salatiti''.
Secondo l'articolo non ci sono stati problemi di sicurezza: ''Nonostante l'assenza di forze di sicurezza e della polizia militare, i giovani sono stati in grado di proteggere la piazza e prevenire infiltrazioni sovversive''. Secondo il principale quotidiano egiziano, ''la folla ha rifiutato un tentativo di riconciliazione in merito ai morti durante le rivolte e agli atti di corruzione del precedente regime''.
La seconda notizia riportata al centro della prima pagina riferisce: ''Nuove indagini per Mubarak e i suoi figli in un caso di corruzione''. Secondo il quotidiano egiziano, le indagini prenderanno il via dalle attività economiche dell'imprenditore vicino a Mubarak, Ibrahim Kamel, che avrebbe avuto ''un accesso al credito della banca del Cairo senza garanzie e in accordo con funzionari del regime'', conclude l'articolo. (segue)
M.O.: proteste in Egitto e scontri in Yemen in apertura quotidiani arabi (3)
Roma, 28 mag. -
(Aki) - AL-SHARQ-AL-AWSAT: Il giornale saudita apre con il titolo: ''I siriani bruciano le foto di Nasrallah''. Secondo la notizia di apertura del quotidiano, le forze di sicurezza siriane hanno aperto il fuoco contro i manifestanti in varie città e arrestato i manifestanti nelle dimostrazioni dello scorso venerdi'. ''I manifestanti hanno bruciato foto del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, in seguito alla sua dichiarazione di sostegno al regime siriano'', continua l'articolo. Il giornale saudita riporta che ''Internet è stato disconnesso sin dalla notte di giovedi' e le città di Daraa, Baniyas, Doma e Daria sono state circondate dall'esercito''.
Di spalla, nella prima pagina, si legge: ''L'aviazione è coinvolta nella battaglia di Saleh''. Secondo quanto riporta la seconda notizia principale del quotidiano saudita, ''dozzine di uomini appartenenti ai gruppi tribali di opposizione e di guardie repubblicane sono stati uccisi e feriti in tre diverse località yemenite''. Al Sharq prosegue riportando che ''forze aeree militari sono state usate a Naham, 100 km da Sana'a, nella battaglia tra guardie lealiste e membri delle tribù che sostengono i giovani rivoluzionari''.
AL-HAYAT: Il quotidiano libanese titola in apertura ''Il comunicato finale del G8: 18 punti a sostegno della primavera araba''. Nell'articolo principale si legge: ''Dopo i due giorni di Deauville, il report finale include 18 punti a sostegno delle primavere arabe con una richiesta alle banche di sviluppo internazionali e alle nazioni volenterose di favorire nuovi investimenti economici in Egitto e Tunisia''. Il quotidiano libanese riporta il sostegno ottenuto dal discorso del presidente americano Barak Obama per un ''piano di pace in Medio Oriente e una soluzione del conflitto israelo-palestinese''. (segue)
M.O.: proteste in Egitto e scontri in Yemen in apertura quotidiani arabi (4)
Roma, 28 mag. -
(Aki) - Secondo quanto riporta Al Hayat, nel comunicato si legge che ''Gheddafi non ha futuro in una Libia libera e democratica'' e si muovono critiche ''alla violazione dei diritti umani in Siria e Yemen''. Il titolo della seconda notizia principale di Al Hayat è: ''Siria: manifestanti uccisi e feriti nel venerdi' di proteste''. ''Nell'undicesimo venerdi' di proteste, decine di migliaia di manifestanti contro il regime hanno chiesto riforme democratiche, mentre le forze di sicurezza hanno sparato sulla folla e usato gas lacrimogeni'', riporta il quotidiano libanese.
Nella seconda notizia in risalto sulla prima pagina di Al Hayat si legge che ''il presidente russo, Dmitry Medvedev, ha chiesto al presidente siriano, Bashar al-Assad, di passare dalle parole ai fatti''. D'altraparte, ''il primo ministro turco, Recep Tayyip Erdogan, ha espresso il suo desiderio di mantenere relazioni strategiche con la Siria'', continua l’articolo. Secondo la notizia al centro della prima pagina di Al Hayat, ''i partiti politici siriani illegali hanno chiesto di ''pazientare e aderire al richiamo all'unità nazionale'' per mantenere la stabilità interna e iniziare il dialogo nazionale per discutere riforme politiche.
AL-KHABAR: Il giornale algerino apre con la lettera inviata al quotidiano dal generale in pensione Khaled Nazir. ''Khaled Nazir invia a Al Khabar le sue proposte di riforme politiche'', titola. Secondo il quotidiano algerino, ''se si emendasse la costituzione del 1989, cinque principi permetterebbero di non sospendere il processo elettorale''. I cinque punti che stanno a cuore al generale Nazir sono: ''La natura repubblicana e democratica dello stato, il trasferimento pacifico del potere, la protezione dei diritti dell'opposizione, la legittimità costituzionale e la libertà di espressione''. (segue)
M.O.: proteste in Egitto e scontri in Yemen in apertura quotidiani arabi (5)
Roma, 28 mag. -
(Aki) - AL-ARAB ONLINE: L'edizione online del quotidiano apre con la situazione in Libia. ''Mosca smette di sostenere Gheddafi e dice che tutto il mondo lo ha scaricato'', è il titolo principale del quotidiano. ''Un importante sviluppo politico si registra in Libia dopo la decisione russa di abbandonare il colonnello Muammar Gheddafi e l'avvio della seconda fase di intervento militare della NATO con l'uso di elicotteri da parte di Francia e Gran Bretagna'', commenta l'articolo.
Tuttavia, ''non sembra che il regime libico desideri raggiungere un compromesso'', prosegue l'articolo. In conclusione, si riporta la dichiarazione del capo della Commissione sanitaria libica che parla della ''morte di tre persone e del ferimento di 20'' nei bombardamenti di giovedi' a Misurata.
La seconda notizia principale dell'edizione online di Al Arab parla di ''manifestazioni in molte città siriane''. Secondo le dichiarazioni del presidente dell'Associazione siriana per i diritti umani, Abdul Karim Rihawi, ''le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco contro i manifestanti nella città di Deir al Zour e hanno disperso centinaia di manifestanti nel quartiere di Rukn Din, a nord di Damasco. In base alle dichiarazioni di Rihawi riportate da Al Arab online, ''manifestazioni hanno avuto luogo anche ad Aleppo, Derbassiyeh, Qamishli e Amuda''. Queste ultime tre sono città curde.
mercoledì 25 maggio 2011
Rassegna stampa
M.O.: crisi in Siria e violenze in Yemen in apertura della stampa araba
Dubai, 24 mag. -
(Aki) - Le sanzioni imposte dall’Unione europea alla Siria di Bashar al-Assad e gli scontri registrati ieri a Sana’a, capitale dello Yemen, sono i temi principali trattati dalla stampa araba di oggi.
AL-SHARQ AL-AWSAT. Il giornale di proprietà saudita apre con le "Sanzioni imposte alla Siria". L’articolo di apertura riporta le pressioni dell’Unione europea sulla Siria con "viaggi all’estero proibiti e congelamento dei beni per il presidente siriano Bashaar Al-Asaad e dieci funzionari siriani", mentre il Segretario di Stato Hillary Clinton ha chiesto al presidente Assad di "fermare le violenze". D'altra parte, la Siria ha condannato l'iniziativa dell'Unione europea, con il ministro degli esteri Waleed Al-Moalem che ha dichiarato che "le sanzioni sono contro gli interessi siriani". La seconda notizia dell’edizione odierna del quotidiano saudita parla degli "Scontri tra la polizia di Saleh e le forze armate al-Ahmar" in Yemen. L’articolo riporta: "scontri tra tribù antigovernative e le forze militari lealiste a Sana'a". Secondo il quotidiano saudita "le opposizioni hanno avvertito le tribù del rischio di una guerra civile". L’articolo annuncia che l'ambasciata degli Stati uniti ha chiuso il consolato di Sana'a per mancanza di sicurezza nella città yemenita. (segue)
M.O.: crisi in Siria e violenze in Yemen in apertura della stampa araba (2)Dubai, 24 mag. -
(Aki) - AL-QUDS AL-ARABI. Il giornale concorrente diretto da Abdel Bari Attwan titola: "Scontri armati in Yemen portano il Paese sull’orlo di una guerra civile". Secondo il quotidiano "membri della tribù Hashid, della famiglia al-Ahmar, hanno preso il controllo della sede centrale del Partito del Congresso, attualmente al potere, del ministero del Commercio e Industria e hanno tentato di occupare il ministero dell'Interno, delle Comunicazioni e dell'Informazione". Il giornale riporta la notizia dell'arresto di venti impiegati dell'agenzia di stampa 'Yemen News' all'interno del palazzo dell'Informazione e di un giornalista ferito a una gamba.
Di spalla si parla invece della Siria con un articolo dal titolo: "L’Unione europea impone il bando nei viaggi all’estero e il congelamento dei beni del presidente siriano Assad mentre Damasco denuncia" l'azione di Bruxelles. Il giornale intervista un funzionario siriano che ha condannato "queste sanzioni in questo momento in cui tentiamo di tornare alla stabilità e pianifichiamo riforme, mentre l’Unione europea interferisce nei nostri affari e mette in pericolo la stabilità del Paese". Le sanzioni dell’Unione europea colpiscono anche 10 membri dell’establishment di Assad. "Se qualcuno reprime la sua gente, rispondendo a manifestazioni pacifiche con l’uso della forza, queste azioni devono determinare delle risposte dell’Unione europea", ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle. Il quotidiano riporta anche le dichiarazioni del ministro degli Esteri olandese, Uri Rosenthal, che ha dichiarato che "imporre sanzioni su Assad e il suo entourage e’ un segnale chiaro che l'Unione europea non perdonerà la politica del presidente Assad di violenza e repressione". (segue)
Aki) - AL-HAYAT: Il giornale libanese apre sulla crisi in Yemen e titola: "scontri tra le Forze di Sicurezza e membri delle forze armate di Hashid". Secondo questo giornale le tensioni sono scoppiate a Sana'a dopo il "rifiuto del presidente yemenita di concedere il trasferimento dei poteri al Consiglio di cooperazione del Golfo. Questo ha causato scontri tra tribu’ antigovernative e forze militari lealiste". Sempre secondo il giornale libanese, sei persone sarebbero rimaste uccise e 40 ferite. Al-Hayat riporta le dichiarazioni del portavoce del Dipartimento di Stato, Mark Toner: "crediamo che il presidente Saleh abbia ancora l’opportunita’ di approvare questa iniziativa". Inoltre, il portavoce del ministro degli Esteri francese, Bernard Valero, ha dichiarato che la posizione di Saleh sul passaggio di poteri è "irresponsabile e inaccettabile".La seconda notizia di questo giornale riguarda le "iniziative diplomatiche avviate per chiudere la crisi libica". Jeffrey D.Feltman, Vice Segretario di Stato, ha visitato Bengasi dove ha incontrato i leader del Consiglio nazionale di transizione. Il quotidiano ricorda che "questa visita ha fatto seguito al viaggio dell’Alto rappresentante per gli affari esteri dell’Unione europea, Catherine Ashton. Entrambi hanno dichiarato che e’ tempo per Gheddafi di lasciare". Secondo al-Hayat, i ribelli si trovano nei pressi di Brega, a 20 chilometri dall’area controllata da Muammar Gheddafi. Anche il presidente turco Erdogan ha detto che "la Turchia continuera’ il dialogo con i ribelli e la comunita’ internazionale. La road map turca e’ la soluzione per risolvere le richieste della gente", ha continuato Erdogan secondo quanto riportato dal quotidiano libanese. (segue)
(Aki) - EL-KHABAR. Il quotidiano algerino dedica la sua prima pagina a temi di carattere interno e titola: "la Gran Bretagna elogia le consultazioni sulle riforme politiche in Algeria". Alistar Burt, ministro per il Medio Oriente e il Nord Africa, ha elogiato il dialogo nazionale ricordando che la "Comissione nazionale consultiva" e’ nata lo scorso 21 maggio. Secondo il discorso di Burt riportato da 'al-Khabar', "il dialogo nazionale deve comprendere una revisione costituzionale, emendamenti alla legge elettorale, sui media, decentralizzazione e partecipazione politica per le donne". Di spalla il giornale riporta un articolo dal titolo: "Sultany a Mazouzy: i brogli elettorali del 1997 sono un crimine grave". Il leader del partito islamico Hams, Abu Jara Sultany, ha dichiarato di non aver offeso Mustafa Mazouzy, ex parlamentare e presidente della commissione investigativa per i brogli nelle elezioni legislative del 1997. Sultany ha aggiunto che "pubblicare i risultati dell’inchiesta risponde al diritto del popolo algerino di sapere tutta la verità".AL-ARAB ONLINE. La notizia di apertura del quotidiano giordano è dedicata alla Libia: "la Gran Bretagna si unisce alla Francia e invia elicotteri in Libia". Il ministro della Difesa francese Gerard Ongeh ha dichiarato a Bruxelles che "la Gran Bretagna si sta preparando a impegnare elicotteri in Libia". Il ministro Ongeh ha aggiunto che il dispiegamento fa seguito all’invio di una portaerei francese al largo delle coste libiche. La seconda notizia parla di "Scontri in Yemen dopo il fallito accordo". Si legge nell'articolo che "gli scontri avvenuti a Sana'a tra forze lealiste e gruppi di opposizione mettono a rischio una soluzione politica della crisi yemenita".
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