venerdì 27 maggio 2011

Intervista a Riccardo Redaelli

Iran: Redaelli, potere di Ahmadinejad e' in declino
'Khamenei umilia ogni giorno il presidente iraniano'
Teheran, 24 mag. -
(Aki) - ''Declina il potere del presidente Mahmoud Ahmadinejad che diventa sempre più una figura sacrificabile in nome dei valori della Rivoluzione islamica''. E' quanto dichiara ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL Riccardo Redaelli, docente di Cultura e civiltà del Medio Oriente presso l'Università Cattolica di Milano. ''La Guida suprema, Ali Khamenei, ha subito troppo e ora tenta di far tornare il presidente nel suo alveo'', afferma Redaelli che aggiunge: "Ali Khamenei umilia ogni giorno il presidente iraniano Ahmadinejad".
Riferendosi allo scontro tra presidenza della Repubblica islamica e Consiglio dei Guardiani, dovuto alla decisione di Ahmadinejad di assumere l'interim al Petrolio e che potrebbe portare all'impeachment del presidente, Redaelli sottolinea che "Khamenei non ama lo scontro, cerchera' di ridimensionare il ruolo del presidente Ahmadinejad e di imbrigliare il suo potere decisionale creando nuovi istituti". Proprio oggi i media iraniani hanno annunciato la nascita di un nuovo Consiglio Superiore Culturale per il Progresso, guidato da personalità vicine alla Guida Suprema.
''La Repubblica islamica e' un sistema diviso in centri di potere. Lo scontro ora è tra religiosi conservatori e ultraradicali, vicini ad Ahmadinejad, che vorrebbero estromettere dal potere i primi'', precisa Redaelli in merito alle divisioni all'interno al blocco conservatore e alle ripercussioni nel clero tradizionale. ''Queste divisioni erano già presenti da anni - continua - ma venivano nascoste dall'uso che la Guida suprema Khamenei faceva del presidente Ahmadinejad in funzione repressiva del movimento riformista". (segue)
(Acc/AKI)
Iran: Redaelli, potere di Ahmadinejad e' in declino (2)
'Scontro interno leadership conservatrice piu' pericoloso dello scontro tra riformisti e conservatori'
Teheran, 24 mag. -
Secondo il docente dell'Università Cattolica, "questo scontro interno alla leadership conservatrice ha una natura piu' pericolosa dello scontro tra riformisti e conservatori degli anni di presidenza di Mohammad Khatami, perché gli ultraradicali sono annidati in centri di potere sostanziali e sostenuti dagli strati piu' poveri della popolazione''. ''Gli ultraradicali cercano di marginalizzare il clero tradizionale - prosegue Redaelli - Questo tentativo acuisce le divisioni tra clero politicizzato e i religiosi di Qom e Mashad. E sta trasformando la teocrazia islamica in uno stato totalitario".
In relazione al sostegno che il presidente Ahmadinejad ha sempre avuto da parte di pasdaran e gruppi paramilitari, Redaelli conclude affermando che, a suo parere "le divisioni si annidano anche all'interno dei basiji e dei pasdaran e per questo motivo i conservatori vicini a Khamenei tentano di accelerare l'uscita di scena del presidente Ahmadinejad prima che sia troppo tardi".

Giuseppe Acconcia, 25 maggio 2011, Adnkronos

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