lunedì 30 maggio 2011

Intervista al blogger Wael Abbas

Egitto: blogger Abbas, secondo venerdi' della rabbia sia nuova rivoluzione
'Spero partecipino in tanti, ma in molti hanno deciso di boicottare la manifestazione'
Roma, 26 mag. -
(AKI) - La speranza e' che domani al Cairo migliaia di persone scendano in piazza per evitare che vengano traditi gli ideali della rivoluzione, che a febbraio ha portato alle dimissioni di Hosni Mubarak, ma il timore e' che dal 'secondo venerdi' della rabbia', in programma per domani in Egitto, non nasca una ''seconda rivoluzione''. ''Sostengo gli amici che hanno voluto la manifestazione di domani - afferma Wahel Abbas, uno dei blogger egiziani piu' famosi della rete, in un'intervista ad AKI - ADNKRONOS INTERNATIONAL - perche' qualsiasi mobilitazione contro l'Esercito e' utile alla causa della rivoluzione''.
''Spero partecipino tante persone, ma molti attivisti hanno deciso di boicottare le nuove manifestazioni perche' sono soddisfatti di quel che sta accadendo in Egitto. Io credo che la rivoluzione non sia finita'', dice poi durante una conferenza stampa a Roma nell'ambito delle iniziative organizzate da Un Ponte Per... per celebrare i 20 anni dall'inizio del lavoro dell'associazione. ''Le persone continuano a sparire, a essere torturate e non hanno neanche diritto a un processo giusto. L'obiettivo di domani e' quello di dare il via a una nuova rivolta, sperando che questa volta sia davvero una rivoluzione'', afferma Abbas, arrestato due volte durante la rivolta contro Mubarak.
''Sono stato arrestato due volte in una notte - ricorda nell'intervista ad AKI - Era il 3 febbraio, quando hanno iniziato a fermare gli stranieri e i giornalisti, consegnandoli all'Esercito. Una volta, mi hanno accusato di essere uno straniero e un'altra mi hanno arrestato perche' un mio amico aveva una telecamera nello zaino''. (segue)
(Vir-Acc/AKI)
Egitto: blogger Abbas, Consiglio militare abbandoni il potere
'Vorrei vedere il mio Paese democratico, con media liberi e liberta' di parola'
Roma, 26 mag. -
(Aki) - ''Dico al Consiglio supremo delle Forze armate di lasciare il potere, l'impegno in politica e consentire che la rivoluzione sia autonoma. Non abbiamo bisogno del controllo dell'Esercito''. E' l'appello che Wael Abbas, uno dei blogger egiziani piu' famosi della rete, lancia da Roma, dove e' arrivato per la prima volta per partecipare alle iniziative promosse da Un Ponte Per... in occasione dei 20 anni dall'inizio dei lavori dell'associazione.
''Vorrei vedere il mio Paese democratico, con un'ampia rappresentanza popolare, media liberi, liberta' di parola ed espressione, liberta' per le donne'', afferma in un'intervista ad AKI - ADNKRONOS INTERNATIONAL. ''Pensavamo che rimuovere (l'ex presidente Hosni) Mubarak e porre fine al ruolo politico che ha avuto per tanti anni fosse abbastanza, ma successivamente ci siamo resi conto che c'era bisogno di tempo per raggiungere i nostri obiettivi - dice poi Abbas durante una conferenza stampa - L'Esercito, che avrebbe dovuto essere neutrale, non ha fatto nulla per porre fine alle violenze contro di noi. Quel che voglio e' una nuova rivoluzione''.
Una ''nuova rivoluzione'' perche', spiega il blogger, ''l'Esercito anziche' varare una nuova Costituzione ha emesso un documento temporaneo con cui ha trasferito il potere da Mubarak nelle sue mani'' e, denuncia, ''in realta' non si e' mai proceduto con lo smantellamento della sicurezza di Stato, i cui vertici sono stati trasferiti e le cui sedi sono state spostate''. Ma non solo, Abbas punta il dito contro il Consiglio militare, colpevole di aver ''emanato una nuova legge che vieta qualsiasi manifestazione, cosa che non era mai avvenuta prima in Egitto: ora si puo' manifestare e si puo' scioperare - osserva - ma non durante l'orario di lavoro e questo e' fuori da ogni logica''. (segue)
(Vir-Acc/AKI)
Egitto: blogger Abbas, secondo venerdi' della rabbia sia nuova rivoluzione (2)
'Contro Mubarak la prima rivolta senza l'aiuto di leader e forze politiche'
Roma, 26 mag. -
(Aki) - ''Ho seguito le manifestazioni sin dal 25 gennaio e ho visto con i miei occhi la reazione della polizia. Non mi aspettavo che i primi assembramenti avessero il seguito che hanno avuto. L'anno scorso c'era stata una manifestazione simile e nulla era successo - prosegue Wahel Abbas, autore del blog MisrDigital e dal 2005 nel mirino delle autorita' egiziane per aver mostrato video su atti di violenza commessi dalla polizia nei confronti di cittadini inermi - Ma quest'anno, la gente e' scesa per strada dovunque al Cairo e molte persone che non avevano mai partecipato a manifestazioni erano li' con noi''.
E ricordando gli arresti, le uccisioni, le sassaiole, l'arrivo di cammelli e cavalli a Piazza Tahrir, il blogger, una delle voci piu' forti delle manifestazioni che hanno portato alle dimissioni di Mubarak, sottolinea come ''una cosa simile non fosse mai successa altrove''. ''Per la prima volta - conclude Abbas, che nel suo impegno si e' dovuto confrontare anche con il blocco dell'account su Youtube - la gente ha fatto una rivoluzione senza l'aiuto di leader e forze politiche''.
Egitto: blogger Abbas, Consiglio militare abbandoni il potere (2)
'Nel Paese regna un clima di paura'
Roma, 26 mag. -
(Aki) - Il blogger passa cosi' a denunciare la nascita di ''una nuova forma di censura'' mediatica, un ''clima terribile'' in cui ''molti giornalisti hanno ricevuto minacce'', in cui di recente ''un blogger e' stato condannato a tre anni di carcere per aver denunciato le violenze commesse dall'Esercito contro i manifestanti''. E in carcere, prosegue durante la conferenza stampa, ''continuano a esserci persone che vengono torturate'', mentre ''alcune detenute sono state costrette ad effettuare gli esami della verginita'''.
Sui rapporti di potere creatisi nell'Egitto del dopo-Mubarak, Wael Abbas non usa mezzi termini: ''l'Esercito usa la coalizione dei giovani come marionette'', ovvero dialoga con loro, ma non concede nulla. Proprio contro il Consiglio militare, lo scorso 23 maggio, ricorda Abbas ''e' stata lanciata un'iniziativa a cui hanno aderito 500 blogger, che hanno postato opinioni sul Consiglio militare''. ''E' stato fatto - sottolinea - per combattere il clima di paura che regna nel Paese''.
A sostegno delle voci come quella di Wael Abbas continuera' a lavorare Un Ponte Per..., ha assicurato Domenico Chirico, direttore dell'associazione nata nel 1991, subito dopo la fine dei bombardamenti sull'Iraq. ''Nei prossimi anni il nostro compito - ha detto in conferenza stampa - sara' quello di continuare su questo percorso per proteggere persone come Abbas, per non lasciarle sole ed evitare che vengano traditi i sogni di questa generazione''.
(Vir-Acc/AKI)
Egitto: blogger Abbas, i Fratelli musulmani sono solo opportunisti
'Ma potrebbero vincere il primo turno delle elezioni di settembre'
Roma, 26 mag. -
(Aki) - ''I Fratelli musulmani sono solo opportunisti, che stanno costruendo alleanze che non li aiuteranno''. Ne e' convinto Wael Abbas, uno dei blogger egiziani piu' famosi della rete, che allo stesso tempo pero' sostiene che il partito vicino alla fratellanza potrebbe ''vincere al primo turno delle elezioni parlamentari in calendario per settembre''. ''I Fratelli musulmani si sono alleati con l'Esercito nel 1954, poi hanno subito gli arresti ordinati dal presidente Gamal Abdel Nasser. E ora stanno ripetendo lo stesso errore'', afferma il blogger in un'intervista ad AKI - ADNKRONOS INTERNATIONAL a margine di una conferenza stampa organizzata a Roma da Un Ponte Per... nell'ambito delle iniziative promosse in occasione dei 20 anni dall'inizio dei lavori dell'associazione.
''I Fratelli musulmani hanno colto l'opportunita' della rivoluzione pur non sostenendola sin dall'inizio - prosegue - Mubarak ha sempre usato la confraternita per mettere paura all'Occidente. In questo modo gli islamisti non hanno mai avuto la possibilita' di avere presa sulla popolazione''. Tuttavia, dopo le dimissioni di Hosni Mubarak, i Fratelli musulmani hanno iniziato a sfruttare i loro canali privilegiati ''per fare propaganda attraverso le moschee e le opere caritatevoli''. Ora, conclude Abbas, ''molti credono che ci sia un accordo tra i Fratelli musulmani e l'Esercito''.
Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Gianluca Peciola, consigliere della Provincia di Roma, Domenico Chirico, direttore di Un Ponte Per..., e Donatella Della Ratta, esperta di media arabi.
(Vir-Acc/AKI)

Alessia Virdis e Giuseppe Acconcia
Adnkronos, maggio 2011

Nessun commento:

Posta un commento