sabato 14 maggio 2011

Scontri interreligiosi

Egitto: padre copto, esercito non garantisce protezione luoghi di culto
Critiche in merito agli scontri tra cristiani e musulmani sabato a Imbaba
Il Cairo, 11 mag. -
(Aki) - Ancora polemiche per le violenze di sabato a Imbaba all'interno della comunità copta del Cairo. Padre Bishoy della chiesa dell’Arcangelo Gabriele del quartiere popolare di Abdin, nella capitale egiziana, dichiara ad AKI- ADNKRONOS INTERNATIONAL che ’’l’esercito sembra avere una direzione islamista’’. In merito al rafforzamento delle misure di sicurezza a protezione dei luoghi di culto cristiani in Egitto, il religioso dice che ‘’la polizia non garantisce la sicurezza delle chiese. I luoghi di culto erano più sicuri in assenza di polizia, durante la Rivoluzione, che in questi giorni’’.
Gli attacchi ai copti si sono susseguiti in Egitto a partire dalla fine dello scorso anno con la strage di Alessandria e sono proseguiti con l’uccisione di un religioso ad Assiut e con la distruzione di un muro di cinta nel monastero di San Marco nel deserto. Ex membri del partito del deposto presidente Hosni Mubarak e parte dell’esercito hanno subito dure critiche nella gestione della sicurezza dopo i recenti incendi delle chiese di Helwan, Imbaba e per le decine di morti nelle violenze a Moqattam.
Il religioso ricorda come cristiani e musulmani abbiano lavorato fianco a fianco per proteggere le case e mantenere l'ordine nei 18 giorni della rivoluzione. ''Intere famiglie si recavano in piazza Tahrir ed erano tutti insieme, cristiani e musulmani. Non è possibile perdere questo spirito di coesione e lasciarsi andare alla rabbia'', conclude il religioso.
Adnkronos,
maggio 2011

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