sabato 31 marzo 2012

Arresto. Corriere del Veneto




LA RIVOLTA dell'Egitto
«Io sequestrato al Cairo da una banda armata»
Giornata di paura per un padovano e la sua fidanzata, fermati dentro un taxi. Ora sono liberi
PADOVA - «Eravamo in tre su un taxi, ci hanno fermato e sequestrati. Siamo stati portati in caserma, ci hanno tolto tutto. Lì con noi c'erano anche dei diplomatici australiani; quando i militari hanno deciso di rilasciarli, loro li hanno convinti a lasciar andare anche noi». Una brutta avventura quella vissuta da Stefano Lazzaro, padovano 27enne, dalla sua fidanzata triestina Francesca Mininel, 35 anni, e da Giuseppe Acconcia, un loro amico 29enne di Salerno. I due si trovano ancora oggi in Egitto, al Cairo per la precisione. Stavano passando un check point intorno alle 10 di ieri mattina quando sono stati fermati e sequestrati. Attimi di terrore per i due giovani, finiti loro malgrado nel cuore di una rivolta popolare che di giorno in giorno assomiglia sempre più ad una guerra civile. Sono stati presi, raggruppati con altre persone, e portati da una caserma all'altra in cerca di un posto in cui essere interrogati. «Vi dobbiamo interrogare » sono state infatti le uniche parole pronunciate dai sequestratori, comprese da Francesca (che da tempo insegna storia e filosofia al Leonardo da Vinci, il liceo per italiani del Cairo). Ma di certo se non fosse stato per le pressioni fatte dai diplomatici australiani, che casualmente si trovavano nel loro gruppo, la liberazione dei tre giovani sarebbe stata molto più complicata. «Per fortuna ci hanno restituito i documenti.
Dopo circa tre ore, alla fine, siamo stati portati all'hotel Conrad, che si trova vicino all'ambasciata australiana. Abbiamo chiesto aiuto all'ambasciata italiana: ci avevano detto che sarebbero venuti a prenderci, ma ora ci hanno fatto sapere che non possono, perché i mezzi delle ambasciate sono ormai presi di mira. Devono aspettare che l'esercito metta a disposizione una scorta». I due si trovano infatti ancora oggi bloccati all'hotel Conrad. Ieri mattina Francesca e Stefano hanno chiamato Martina Guerini, un'amica livornese della coppia, per avvertirla dell'accaduto. A lei hanno raccontato di essere stati rapiti da una banda di civili armati di coltelli e spranghe. Scampato il terrore di quegli istanti ora però la paura è quella di restare bloccati nell'hotel e di non poter prendere l'aereo per tornare in Italia. Per la coppia di fidanzati l'attesa, in quell'hotel che sorge sul Lungonilo, potrebbe durare anche diversi giorni. Impossibile ad oggi prevedere gli sviluppi della protesta. L'ambasciata italiana sta comunque garantendo contatti più frequenti possibile con i due in modo da aggiornarli in tempo reale sulle possibilità di un scorta per l'aeroporto.

Riccardo Bastianello
venerdì, 4 febbraio 2011
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http://corrieredelveneto.corriere.it/padova/notizie/cronaca/2011/4-febbraio-2011/io-sequestrato-cairo-una-banda-armata-181396847181.shtml

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