venerdì 16 dicembre 2011

Nuovi scontri in via Kasr Al Aini

Nuovi scontri nei pressi del Parlamento sono scoppiati questa mattina tra manifestanti e la polizia militare. Gli attivisti di 6 aprile e altri movimenti sin dall'annuncio che le elezioni si sarebbero svolte regolarmente hanno avviato un sit-in in via Moghles Shab. Hanno costruito accampamenti con tende e hanno trascorso notte e giorno interrompendo il traffico lungo le strade laterali a via Kasr al Aini.
Piu' avanti in piazza Tahrir, sopratutto nei pressi del Mogamma, sostano in tende salafiti, poveri dei quartieri periferici della citta' e crimninali, che durante la notte si danno a scontri, attacchi a i passanti e saccheggi.
Gli scontri di questa mattina sarebbero scoppiati a causa di scaramucce con le forze di polizia stanziate per controllare il sit in. Una sassaiola e' andata avanti per tutta la giornata di oggi in via Kasr Al Aini. Le forze della polizia militare hanno colpito i mamifestanti con manganelli, secondo gli attivisti ci sarebbero 99 feriti.
I feriti piu' gravi sono stati curati nella chiesa protestante di Garden City, altri sono stati trasportati in ospedale.
Gli attivisti che hanno boicottato le elezioni e avviato il sit-in hanno piu' volte chiesto le dimissioni del Consiglio Supremo delle Forze Armate e del nuovo primo ministro Ganzouri. Questi giovani si erano espressi per lo spostamento delle elezioni a causa dei 45 morti ufficiali negli scontri della fine di novembre in via Mohammed Mahmoud.
Questa strada e' ancora chiusa al traffico e controllata dall'esercito che ha bloccarto tutte le vie laterale con filo spinato. Un muro di pietre e' stato costruito all'altezza della Biblioteca dell;'Universita' americana. Alcuni negozi vengono usati come passaggio per evitare il blocco dei militari tra via Mohammed Mahmoud e via Falaki.
Il secondo round delle prime elezioni parlamentari del dopo Mubarak si e' chiuso ieri a Giza, Dokki, Beni Suif, Asswan, Suez. Dai primi risultati si conferma una schiacciante vittoria dei Fratelli musulmani, Liberta' e Giustizia, seguiti dai salafiti di Al Nour, la Luce, e dai liberali di Egitto libero. Ultimi Wasat, partito vicino ai Fratelli musulmani e La Rivoluzione Continua, che raccohglie socialisti e giovani rivoluzionari.
Molte accuse di influenze sul voto sono state espresse da attivisti. Secondo queste testimonianze, esponenti dei Fratelli musulmani avrebbero distribuito cibo, olio e carne e esortato gli elettori a votare per Liberta' e Giustizia. I giudici incaricati del rispetto delle regole elttorali non hanno ritenuto necessario intervenire. Solo a Shubra, per gravi irregolarita' le elezioni si ripeteranno di nuovo a partire dal 10 gennaio.

Nessun commento:

Posta un commento