mercoledì 27 giugno 2012

Radio Vaticana, radiogiornale, ore 12, lunedì 18 giugno 2012






Egitto: Fratelli musulmani annunciano vittoria alle presidenziali


Presidenziali in Egitto. A spoglio quasi ultimato non accennano a diminuire le tensioni per la vittoria autoproclamata da parte del candidato dei Fratelli musulmani, Mohammed Mursi, che dichiara di avere ottenuto oltre il 53% dei voti. Un risultato fortemente contestato dallo schieramento di Ahmed Shafiq, i cui sostenitori sono scesi in piazza per protestare contro i presunti brogli. Unico dato certo: l'alta affluenza alle urne che si è attestata a oltre il 50% degli aventi diritto. Sentiamo dal Cairo, Giuseppe Acconcia: 


Nel campo di Shafiq si chiama ai brogli elettorali. La differenza tra i due candidati è ancora minima e non sono stati ancora scrutinati i voti di Il Cairo e di Giza, due grandi città. Ma la vittoria dei Fratelli musulmani sembra vicina: Mursi ha già dichiarato di aver vinto dalle 4 di questa notte, nel suo quartier generale di Imbaba, mentre i sostenitori di Shafiq denunciano brogli elettorali: parlano dei pullman organizzati dalla fratellanza per portare gente a votare, di voti già stampati con preferenza per Mursi. In realtà, le contestazioni sono reciproche. Le manifestazioni sono già cominciate in Piazza Tahirir contro il risultato elettorale da parte dei sostenitori di Shafiq e a sostegno di Mursi da parte dei Fratelli musulmani. A questi voti, c'è stata una grande partecipazione di copti e di donne: pochi i giovani, che hanno boicottato il voto.


Adesso, si apre un vero e proprio conflitto di poteri tra parlamento, Consiglio supremo delle Forze armate e presidente della Repubblica: la dichiarazione di ieri del Consiglio supremo delle forze armate sulla nuova Costituzione svuota il presidente della Repubblica dei suoi poteri, mentre i militari riprendono il potere legislativo. I Fratelli musulmani in questo momento sono pronti ad occupare il parlamento e a tornare per strada per riprendere l'Assemblea del Popolo, che hanno perso dopo la sentenza della Corte costituzionale. Il gioco di potere tra fratellanza ed esercito continua.


http://www.radiovaticana.org/it1/articolo.asp?c=597481

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