GRAN BRETAGNA · Trema anche il presidente della televisione pubblica inglese
«Vogliamo la testa della Bbc»
Giuseppe Acconcia
Dopo le
dimissioni del direttore generale della Bbc, George Entwistle, tremano i
vertici della televisione pubblica inglese. Ieri hanno lasciato i loro
incarichi anche la responsabile del settore news, Helen Boaden, e il suo vice,
Stephen Mitchell. Dopo soli 54 giorni dal suo insediamento, Entwistle è stato
oggetto di dure critiche per due diversi episodi di omissioni nella trasmissione
di informazione serale Newsnight. Le
polemiche sono divampate in seguito alla messa in onda di un servizio la sera
del due novembre scorso che accusava un politico conservatore in pensione,
Alistair McAlpine, di pedofilia. Politici e parlamentari Tory hanno accusato Entwistle di aver fabbricato accuse infondate,
chiedendone le dimissioni immediate. Anche Iain Overton, direttore della
fondazione no-profit di giornalismo investigativo ha rassegnato le sue
dimissioni. Il Bureau of Investigative Journalism aveva coprodotto il servizio
incriminato, andato in onda sulla Bbc. La fondazione ha annunciato che «un’
indagine per stabilire il ruolo avuto dal Bureau (guidato da Overton, ndr) è al
momento in corso».
Ma a tremare ora
c’è anche il presidente della Bbc, Chris Patten. In particolare, sono state
sollevate dure critiche per la liquidazione riconosciuta al dimissionario
Enwistle di 450 mila sterline (560 mila euro). Patten aveva difeso la decisione
aggiungendo che il compenso accordato al direttore generale «è giustificato e
necessario». Il presidente della Bbc ha spiegato la sua posizione in una
lettera indirizzata alla commissione parlamentare cultura. Patten ha parlato di
una delle notti più brutte della sua vita in riferimento all’annuncio delle
dimissioni di Entwistle. «Nell’assenza dell’onorevole offerta di George di
presentare le sue dimissioni, avrei chiesto al consiglio di presidenza di
chiedere il suo allontanamento, cosa per fortuna che si è rivelata non
necessaria» - si legge nella missiva. Ma Patten ritiene che le polemiche sulla
liquidazione siano strumentali. «In quel caso, George avrebbe avuto comunque diritto
ad un preavviso di dodici mensilità» - ha aggiunto il presidente dell’emittente
pubblica inglese. Tuttavia, John Whittingdale, presidente della Commissione parlamentare
cultura non ci sta e ha espresso critiche, insieme a deputati conservatori e
laburisti, sulla decisione dell’azienda. Anche il primo ministro, David Cameron,
insieme al ministro della cultura, Maria Miller, si è detto scettico sul fatto
che l’ingente liquidazione di Entwistle sia «giustificabile».
Dal canto suo,
Tim Davie, direttore generale ad interim della Bbc, non ha risposto ad alcuna
domanda sull’argomento, interrompendo un’intervista su Skynews. In precedenza, in una lettera ai dipendenti della Bbc,
Davie aveva difeso i giornalisti dimissionari, Boden e Mitchell, mentre
annunciava di voler rivedere la struttura della televisione pubblica per
stabilire una «chiara linea di comando» della redazione news. Nel pomeriggio di ieri, Davie, nella trasmissione di Bbc
Radio 4 “The World at One” ha espresso anche l’intenzione di incontrare
personalmente McAlpine per presentargli le sue scuse. Ma le gravi accuse di
copertura ai dirigenti della Bbc avevano riguardato poche settimane fa anche il
caso di Jimmy Savile, il dj inglese che per decenni avrebbe molestato
giovani ragazze minorenni. In quell’occasione, il direttore editoriale della
televisione pubblica inglese, David Jordan, venne ascoltato in
un'audizione alla Commissione parlamentare cultura, media e sport dove
aveva negato che ci fossero state omissioni durante la trasmissione Newsnight, andata in
onda nell'ottobre del 2011. Secondo alcuni parlamentari, Jordan avrebbe
continuato a difendere Savile anche dopo la conferma sulle responsabilità
del dj, venute dal produttore del programma, Meirion Jones. Anche in quel
caso, l’ex direttore generale della Bbc, George Entwistle, aveva dovuto
affrontare le domande della Commissione parlamentare. Ma John Whittingdale,
presidente della Commissione, aveva dichiarato di non essere soddisfatto
delle risposte di Entwistle.
Tuttavia, a
rincuorare la televisione pubblica inglese, è arrivata ieri la notizia dell’insediamento
dell’ex direttore generale, Mark Thompson, alla carica di direttore esecutivo
della New York Times Company. Thompson ha subito dichiarato di essere
rattristato per i recenti eventi. «So che la Bbc è tra i più grandi operatori
televisivi del mondo, non ho dubbi che riconquisterà la fiducia del pubblico in
Gran Bretagna, per integrità e talento dei suoi dipendenti» – ha dichiarato
Thompson appena insediatosi nella sede di Manhattam. Il dirigente era in carica
alla Bbc quando nel dicembre 2011 l’emittente aveva censurato una puntata sulle
accuse di pedofilia al presentatore Jimmy Savile. Per questo, alcuni
giornalisti del New York Times, tra cui Margaret Sullivan e Joe Nocera, hanno
sollevato dubbi sull'opportunità della nomina.
Il Manifesto
Internazionale, pag.8
martedì 13 novembre 2012
Nessun commento:
Posta un commento